René
Char
René Char
Nato a L'Isle-sur-la-Sorgue (Vaucluse)
nel 1907, ha trascorso tutta la giovinezza in Provenza il cui
paesaggio è sempre presen te nella sua poesia. Ha partecipato
alla resistenza (come capitano Alexandre fu personaggio leggendario
nella lotta contro i tedeschi).
In fase surrealista ha scritto Artine (1930),
Il martello sen za padrone (Le marteu sans maitre, 1934). Alla
resistenza sono ispirati i Fogli di Hypnos (Feuillets d'Hypnos,
1946) che gli diedero la notorietà.
Ha il gusto per la fulminea audacia delle
immagini e uno stile duramente opposto all'eloquenza, duro e contratto
fino all'aforisma. Nelle opere successive è poeta essenzialmente
lirico: Ricerca della base e della sommità (Recherche de
la base et du sommet, 1955), Poesie e prose scelte (Poèmes
et proses choisis, 1957), Comune presenza (Commune présence,
1964): Char crede nel linguag gio come accordo armonico tra immaginazione
e natura, sa fondere in ogni frase una straordinaria e a volte
enigmatica tensione co municativa. Densamente metaforici e simbolici
sono La notte tali smanica (La nuit talismanique, 1972), La nudità
perduta e altre poesie (Le nu perdu et autres poèmes, 1978).
[1997]
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