Storia della letteratura europea - Torna in homepageConan Doyle: fantastico e fantascienza


Conan Doyle: fantastico e fantascienza

Anche se l'elemento fantastico non è mai completamente assente neppure dalla sua produzione realistica - si pensi al romanzo The Hound of Baskervilles (1902) o al racconto The Sussex Vampire (1927) (entrambi del ciclo di Sherlock Holmes), Doyle ha scritto solo 5 romanzi e una quarantina di racconti davvero fantastici - la maggior parte dei quali dell'orrore e del soprannaturale. Non si può condiderare una produzione vasta, specialmente se paragonata ai suoi scritti in altri campi. Ci si è poi chiesti spesso se l'autore - sempre per quel che riguarda la fiction - abbia veramente inventato tutto ciò che ha scritto: dopotutto The Lost World (1912) presenta parecchie analogie con Voyage au Centre de la Terre di Jules Verne, The Poison Belt (1913) sembra dovere molto a La Force Mystérieuse di J.H. Rosny Aîné, ed è stato possibile accostare The Horror of the Heights (1913) ad un capitolo di Le Péril Bleu di Maurice Renard.
Bisogna quindi riconoscere che Doyle - nel campo della Narrativa Fantastica - non è quella grande figura che invece torreggia nel romanzo storico o poliziesco. La sua è tuttavia una produzione del tutto rispettabile: Doyle è infatti uno dei più raffinati narratori di tutta la moderna Letteratura inglese.

(di Domenico Gaspare Ferranti)

Contesto

Arthur Conan Doyle

 


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