Anton
Pavlovic Cechov: Narrativa
Anton Pavlovic Cechov: Narrativa
Checov scrisse molti racconti durante la
sua attività. Una produzione ininterrotta, e resa estremamente
unitaria da una per sistenza di motivi, di tonalità e spunti
evocativi, di una ovattata e microscopica drammaticità.
I racconti composti negli anni universitari,
pubblicati prima su giornali e rivistine umoristiche e poi comprese
nella raccolta Racconti di Melpomene (1884) hanno timbro prevalentemente
comico e grottesco. Vi è ancora l'influsso di Gogol', ma
già si fa luce l'arte tipica della narrativa cechoviana
di cogliere le minime incrinature dell'anima.
Fama e notorietà arrivarono con due
successive raccolte: Racconti variopinti (1886) e Nel crepuscolo
(1887). Poveri di azione e quasi privi di intreccio, i racconti
descrivono la pic- cola borghesia russa. Hanno come protagonisti
uomini frustrati, incompre si, umiliati, vittime di equivoci,
illusi che si autoingannano e aspirano a un mondo diverso e migliore.
Nel 1888 uscì La steppa , lungo racconto
elegiaco, il cui vero protagonista è il paesaggio russo.
Del 1892 è uno dei capolavori della narrativa cechoviana,
La corsia n.6 , racconto dalle tonalità singolarmente cupe,
uno dei pochi testi insieme a Il monaco nero , in cui Cechov tentò
di superare in modo esplicito il reali smo in direzione simbolista.
Di questi stessi anni sono alcuni dei migliori
racconti di Cechov, come Il duello (1892), La mia vita (1895),
I contadini (1897), Il racconto di uno sconosciuto (1898), La
signora con il cagnolino (1898), Nel burrone (1900). Sono racconti
che contri buirono a fissare uno degli aspetti fondamentali dell'arte
di Ce chov: la dolente non partecipazione alle vicende di decadenza
de scritte, che simboleggia tra l'altro la passività della
borghesia russa di fronte ai sintomi della propria fine.
Da ricordare tra le opere rimaste di Cechov
anche i quattro quaderni di appunti, I quaderni del dottor Cechov
, redatti tra il 1891 e il 1904, e comprendenti note di diario,
giudizi letterari, abbozzi di racconti ecc.
[1997]
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