Storia della letteratura europea - Torna in homepageStefan Zeromski


Stefan Zeromski


Stefan Zeromski nacque a Strawczyn [Kielce] nel 1864 (morì a Varsavia nel 1925). Iniziò con le raccolte di racconti Ci divora no i corvi e le cornacchie (1895) e Racconti (1896), e con il ro manzo La fatica di Sisifo (1897). Si tratta di un'analisi delle rivolte fallite del popolo polacco. Successivamente i temi pa triottici si arricchirono di motivi sociali e psicologici. Lo stile, abbandonata la tecnica naturalista degli esordi, si asse stò nella forma di una prosa lirico-realistica non immune dalle influenze del simbolismo e dell'espressionismo. Tra i migliori risultati di questa seconda fase si ricordano: I senzatetto (1900), Storia di un peccato (1908), la trilogia La lotta contro Satana (1916-1919), che riassume il suo socialismo utopistico. Alla tradizione del romanzo storico si ricollega Ceneri (1904), vasto affresco della Polonia al tempo delle guerre napoleoniche, contrassegnato da un senso pessimistico della storia che riaffio rerà in Preannuncio di primavera (1925), ispirato alle sue delu sioni personali e a quelle di tutta la sinistra polacca. Sscrisse anche per il teatro: si ricordano il dramma Sulkowski (1910) e la commedia E' fuggita la mia piccola quaglia (1924). Zeromski di- venne una guida spirituale degli intellettuali polacchi tra le due guerre.



[1997]

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