Hugo 
              von Hofmannsthal  
            
             
             
              Hugo von Hofmannsthal 
               
               
                1) notizie biografiche
                Nacque a Vienna nel 1874, fece studi giuridici 
                e letterari. Fece a Rodaun una vita ritirata, ma interrotta da 
                numerosi viaggi in Francia e nei paesi mediterranei. Fu per alcuni 
                anni amico di Stefan George, ma non fece parte di alcuna cerchia. 
                Trovò nel musicista Richard Strauss un collaboratore congeniale. 
                Morì a Rodaun [Vienna] nel 1929.  
                 
                2) produzione giovanile
                Hofmannsthal inziò a scrivere a 17 
                anni. Poesie. I drammi lirici Ieri (Gestern, 1891), La morte di 
                Tiziano (Der Tod des Ti zian, 1892), Il folle e la morte (Der 
                Tor und der Tod, 1893). Scritti in uno stile ricco di struggenti 
                immagini, pieno di lan guida musicalità, esprimono la malinconia 
                sognante e l'ebbrezza di morte caratteristici del decadentismo 
                viennese. Seguirono altre opere drammatiche, tra cui L'avventuriero 
                e la cantante (Der Abenteurer und die Sängerin, 1899), saggio 
                di penetrante indagine psicologica sullo sfondo vivido e sontuoso 
                della Venezia del XVIII secolo. E' già presente uno dei 
                temi di Hofmannsthal: il conflitto tra una irrestabile spinta 
                alla metamorfosi e l'esigenza morale di restare fedeli a sé 
                stessi.  
                 
                3) il teatro
                Nel 1901 una crisi, documentata nella Lettera 
                di Lord Chandos (Brief des Lord Chandos) pose fine alla sua produzione 
                lirica. Hofmannsthal si accorse che il suo linguaggio rischiava 
                di ridursi all'espressione di un modo di sentire puramente soggettivo 
                e estetizzante. Si volse esclusivamente al teatro. Evidente l'influsso 
                di Nietzsche sull'origine della tragedia in una serie di rielaborazione 
                in chiave moderna di tragedie greche: Elektra (1904), Ödipus 
                e la Sfinge (Ödipus und die Sphinx, 1906). In Ognuno, il 
                dramma della morte del ricco (Jedermann das Spiel vom Sterben 
                des reiches Mannes, 1911) è l'influenza dei misteri medievali 
                e del teatro barocchista. 
                 
                 A questi anni risale anche il periodo di 
                più intensa collaborazione con Richard Strauss. Con Il 
                cavaliere della rosa (Der Ro senkavalier, 1911) e Ariadne a Nasso 
                (Ariadne auf Naxos, 1912) nasce una nuova forma di dramma musicale, 
                in cui il testo lette rario ha una sua autonoma validità 
                poetica. 
                Una complessa simbologia caratterizza La donna senz'ombra (Die 
                Frau ohne Schatten) uscito in libretto nel 1916 e come racconto 
                nel 1919. Una interpretazione del senso metafisico della maternità. 
                
                 
                 Del 1921 è L'uomo difficile (Der Schwierige), 
                imperniato sulla figura di un aristocratico il cui destino appare 
                legato a quello della monarchia asburgica ormai alla fine. L'azione 
                si svolge in una sola sera. Il conte Hans Karl Bühl, detto 
                Kari, quarantenne ricco colto e affascinante, segnato dalla dura 
                esperienza della guerra, fatica a reinserirsi nella vita di società 
                dell'aristo crazia viennese. Riceve però molti delicati 
                incarichi: riconci liare la propria antica amante Antoinette con 
                il marito, indurre il giovane nipote Stani a chiedere la mano 
                della bella e ricca Helene togliendola al barone prussiano Neuhoff. 
                Alla fine sarà proprio Kari a avere Helene, grazie all'audacia 
                di lei che gli proclama il suo amore. 
                 
                 Il problema della responsabilità sociale 
                del singolo è affrontato ne Il gran teatro salisburghese 
                del mondo (das Salzburger grosse Welttheater, 1922) e La torre 
                (Der Turm, 1925) ispirati al teatro di Calderón. 
                 
                 Hofmannsthal ha scritto inoltre una serie 
                di notevoli saggi letterari. E racconti, tra cui L'avventura del 
                maresciallo di Bassompierre (Das Erlebnis des Marschalls von Bassompierre, 
                1900) e Storia di cavalleria (Reitergeschichte, 1920). E un romanzo 
                in compiuto Andreas o I ricongiunti (Andreas oder die Vereinigten, 
                1907-1913), tra i capolavori della prosa impressionista.  
                 
                4) valutazioni critiche
                Intellettuale legato a una concezione della 
                cultura come aristocratica comunione delle menti, testimone della 
                fine di una civiltà, Hofmannsthal fu uno squisito simbolista. 
                Le sue pagine, fitte di sensi arcani e taciuti, si affidano all'immagine 
                ricercata, al vocabolo prezioso, alla contemplazione di una bellezza 
                che va oltre la "realtà" descritta e denunciata dal naturalismo. 
                Hofmannsthal arriva al teatro in un momento di intensa trasformazione 
                delle scene europee, quello che segna il trapasso dal naturalismo 
                al simbolismo, mentre Maeterlinck, Wilde, D'Annunzio e altri cercano 
                di trasferire la realtà in uno stato di sublima zione estetista 
                anche attraverso il linguaggio che prenda le di stanze da tutto 
                ciò che avesse un rapporto con il quotidiano. Scrivendo 
                i piccoli drammi come "La morte di Tiziano" (1892) ma anche Il 
                ventaglio bianco (1997), Il piccolo teatro del mondo (1897), La 
                miniera di Falun (1899), Hofmannsthal ha già compiuto la 
                sua rivoluzione e occupato un posto di primo piano nell'ambito 
                della drammaturgia europea di fine secolo. L'accumulo lirico pre 
                sente in questi drammi, il senso del mistero, il rapporto vita- 
                arte, una nuova concezione del tragico fanno già presagire 
                le opere maggiori: "Elektra" (1908), "Il cavaliere della rosa" 
                (1910), "Ariadne e Naxos" (1912). 
                 
                 Il sodalizio con Richard Strauss durò 
                vent'anni. Di questo sodalizio restano oltre alle opere, anche 
                le diverse centinaia di lettere che i due si scambiarono. In esse 
                il poeta viennese e il musicista bavarese si scambiano idee, progetti, 
                dubbi, giudizi, princìpi estetici. Attestazioni di stima 
                e, ovviamente come in tutti i rapporti di amicizia specie in un 
                arco di tempo così lungo, dissapori. Così in una 
                lettera dell'8 agosto 1911 alla Degenfeld, Hofmannsthal scrisse: 
                «Le ventiquattrore con la coppia Strauss sono state un lungo sogno 
                caotico. Villani, mezzo matti, gente mortalmente estranea, fantasmi. 
                Ma chi sono? E io che ho a che fare con loro? Strani in modo indescrivibile. 
                Che gente!». Era un periodo di intenso lavoro e di intensi contrasti, 
                a caval lo tra "Il cavaliere della rosa" e "Ariadne e Naxos". 
                Una colla borazione che però risultò proficua. Nel 
                1916 Hofmannsthal scris se: «Una vera collaborazione tra due uomini 
                maturi sarebbe una cosa straordinaria. Ma abbiamo entrambi buona 
                volontà, serietà, coerenza e questo è più 
                del misero 'talento' di cui oggi è forni to ogni cialtrone». 
                Alla soglia degli anni '20 i malumori vennero messi da parte: 
                il lavoro artistico dei due fu interrotto solo dalla morte di 
                Hofmannsthal, nel 1929, mentre questi lavorava ad Arabella .  
                 
                Bibliografia: Hugo von Hofmannsthal
                Gestern (1891) 
                Der Tod des Tizian (1892) 
                Der Tor und der Tod (1893) 
                - Il ventaglio bianco (1897) 
                - Il piccolo teatro del mondo (1897) 
                - La miniera di Falun (1899) 
                Der Abenteurer und die Sängerin (1899) 
                Das Erlebnis des Marschalls von Bossompierre (1900) 
                Brief des Lord Chandos (1901) 
                Elektra (1904) 
                Ödipus und die Sphinx (1906) 
                Andreas oder die Vereinigten (1907-1913) 
                Jedermann, das Spiel vom Sterben des reichen Mannes (1911) 
                Der Rosenkavalier (1911) 
                Ariadne auf Naxos (1912) 
                Die Frau ohne Schatten (1916, 1919) 
                Reitergeschichte (1920) 
                Der Schwierige (1921) 
                Das Salzburger grosse Welttheater (1922) 
                Der Turm (1925) 
                - Arabella 
              
               
              
               
              [1997]
              
             
            
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