Storia della letteratura europea - Torna in homepageIl Portogallo nel XV secolo


Il Portogallo nel XV secolo


Anche il Portogallo, come la Spagna, dopo un processo di indipendenza travagliato e incerto, si consolida politicamente e culturalmente. Un ruolo lo ebbe uno dei suoi re, dom Duarte, sovrano colto che lasciò importanti opere, vere pietre miliari della prosa portoghese non ancora umanistica.

La prosa storiografica acquista un certo rilievo con le opere di Fernâo Lopes (c.1390\c.1460) cronista di corte. Segretario della famiglia del re Joâo I di Aviz, fu poi conservatore dell'archivio di stato. Avendo così a disposizione documenti e materiale privato di prima mano, scrisse la storia dei primi dieci re del Portogallo: ci sono giunte solo le cronache relative a Pietro I, Ferdinando I e Joâo I. Lopes è stato uno scrittore di grande esattezza, acuto e vigoroso. Fu il primo a prendere il considerazione la presenza e l'importanza di tutti gli strati sociali nella storia del paese.

Soprattutto subisce una evoluzione la lirica, che appare ora più evoluta di quella precedente; la maggiore fonte per la conoscenza di questa produzione è il Canzoniere generale (Cancioneiro general, 1516) compilato da Garcia de Resende. Resende era nato a Evora nel 1470 (morì nel 1536), fu uomo di corte, segretario di Giovanni II, scrisse anche una Cronaca di re Joâo II (Chrónica do rei Joâo II), e una Miscellanea (Miscelânea), una specie di diario o giornale in rima, relativo allo stesso periodo.


XV secolo

[1997]

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