Paesi
bassi nel XVI secolo
Paesi bassi nel XVI secolo
Nei Paesi Bassi inizia una poesia borghese, coltivata da cor
porazioni di professionisti e artigiani, le camere di retorica
che ricalcano le associazioni dei rhétoriques francesi.
I rederijker riducono la poesia a versificazione, la
sottopongono a schemi complicati in cui abbondano i plagi dal
francese. A vivificare l'ambiente letterario sono le polemiche
religiose provocate dalla riforma. Nelle Fiandre il poeta Anna
Bijns (Anversa, 1494\1575) difende con vigore la fede cattolica,
componendo poesie (raccolte con il titolo di Refreinen, 1528,
1548, 1562) aspramente polemiche contro Luther e la riforma. Nella
seconda metà del secolo il prosatore Ph. Van Marnix van
Sint Aldegonde (1540\1598) muove aspre critiche alla chiesa cattolica.
Le lotte contro la tirannide spagnola ispirano le accese canzoni
dei gueux (i "pezzenti"). Una produzione in latino esprimono
gli umanisti, primo tra tutti l'olandese Gert
Geertsz.
[1997]
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