Torquato
Tasso: Le Rime
Torquato Tasso: Le Rime
Tasso ha lasciato circa duemila Rime. Sono in parte
poesie d'amore e di galanteria: tra queste quelle per Lucrezia
Bendidio e Laura Peperara. Un gruppo di rime sono encomiastiche
dedicate ai signori che lo protessero. Tra le rime religiose la
più nota è la canzone alla Ma- donna di Loreto:
una delle caratteristiche di queste rime è la sfarzosa
visività; in alcune è un turbato ripie garsi sui
temi della colpa, della morte, della salvezza. In un gruppo di
rime di confessione autobiografica Tasso af fronta, con una concettosa
ma nitida scrittura, le proprie ango sce, la "separazione"
rispetto al prossimo, il proprio essere e sentirsi randagio: si
legga l'incompiuta canzone al fiume Metau ro, e quella diretta
al duca Alfonso figlio di Ercole II. La lirica di Tasso deriva
da quella di Petrarca, ma complica l'apporto petrarchesco tenendo
conto della tradizione lirica suc cessiva, compresi i modi franti
di Giovanni Della Casa. Tasso dà straordinarie prove foniche,
sottigliezze che preludono al barocchismo, melodismo dei madrigali
che libera in frasi musicali mo menti di fuggevole emozione. E'
un repertorio musicale che provoca sensazioni fortemente suggestive.
Interessanti le liriche incentrate sul trasmutare del paesaggio,
sul fascino di ore e di luoghi. In altre, pur avendo intenti di
panegirico e delineando pomposi affreschi di vita cortigiana,
è il ripensamento della propria sventura, la percezione
dell'inesorabile trascorrere del tempo, l'invocazione di un porto
di pace.
[1997]
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