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François Rabelais : biografia


François Rabelais nacque forse a La-Devinière [Tours] nel 1494, francescano al convento di Puy-Saint- Martin ebbe dei buoni studi letterari, come prova tra l'altro il carteggio in greco e latino con Guillaume Budé. Nel 1523 la pubblicazione del commento di Geertsz al testo greco del vangelo di Luca spinse i teologi della Sorbona a vieta re in Francia lo studio del greco, cui Rabelais si era molto dedicato. Per trovare un ambiente più tollerante passò al convento benedettino di Saint-Pierre-de-Maillezais, sotto la protezione del vescovo Geoffroy d'Estissac. In questo cenacolo avvicinò il giursita Tiraqueau. Dopo il 1527 si staccò dalla vita conventuale e per alcuni anni frequentò le città universitarie francesi, iscrivendosi nel 1530 alla facoltà di medicina di Montpellier. Ottenuto in soli tre mesi il titolo di baccelliere (sarà "doc teur" nel 1537), si guadagnò fama di medico-filologo con l'edizione delle lettere di Giovanni Manardi e degli "Aforismi" di Huppokrates (1532). Nello stesso 1532, mentre era medico dell'ospedale di Lione, con il nome anagrammato di Alcofridas Nasier pubblicò Gli orribili e spaventevoli fatti e prodezze del molto rinomato Pantagruel, re dei Dipsodi, figlio del gran gigante Gargantua (Les horribles et espoventables faictz et prouesses du très renommé Pantagruel roy des Dipsodes fils du grant géant Gar gantua). Nel 1534 e poi di nuovo nel 1535 fu a Roma al seguito di Jean du Bellay vescovo di Paris suo protettore. Nelle lettere di que sto periodo a Geoffroy d'Estissac dà una vivace cronaca di vita romana. Nel 1534 uscì La vita inestimabile del grande Gargantua, padre di Pantagruel (La vie inestimable du grand Gargantua père de Pan tagruel). Nel 1539-43 fu in Piemonte con il governatore Guillaume du Bellay signore di Langey. Pubblicò nel 1542 un'opera perduta, Gli stratagemmi (Les stratagèmes...du...chevalier de Langey). Nello stesso 1542 pubblicò una riedizione emendata dei primi due libri del "Gargantua", che erano stati oggetto di aspre censure da par te della Sorbona. Lo stesso censurato fu il Terzo libro dei fatti e detti eroici del buon Pantagruel (Tiers livre des faictz et dictz héroïques du bon Pantagruel, 1546). Rabelais dovette riparare per un po' a Metz, a causa delle "critiche". Nel 1547 fece con Jean du Bellay il suo terzo viaggio a Roma. Pubblicò con il titolo di Sciomachia (Sciomachie) una relazione sui festeggiamenti per la nascita del figlio minore di Enrico II. Nel 1548-1552 pubblicò il Quarto libro dei fatti e detti eroici del buon Pantagruel (Quart livre des faictz et dictz héroïques du bon Pantagruel). Anche qui nuove censure. Forse dovette andare in carcere. Si sa poco degli ultimi anni. Si sa che chiese assoluzione pontificia per la sua apostasia. Fu nominato, non molto prima di morire, curato di Meudon. Morì a Paris nel 1553.



[1997]

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