Maurice
Scève
Maurice Scève
Maurice Scève (Lione, c.1501\c.1562) acquistò
fama negli ambienti umanistici e petrarcheschi per la presunta
scoperta della tomba di Laura (la donna cui Petrarca dedicò
i suoi "Frammenti") in una chiesa di Avignone. La prima
cosa importante che scrisse fu un canzoniere, Délie (1544),
una raccolta di 449 epigrammi amorosi scritti per Pernette du
Guillet. La passione amorosa è analizzata con sottigliezza.
Nella trama di una certa oscurità espressiva, tra immagini
balenanti, Scève giunge a volte a esiti intensissimi, un
mix di sensualità pagana e idealismo platoniz zante. Delicata
egloga è Il saliceto (La saulsaye, 1547). Più notevole
il poema Microcosmo (Microcosme, 1562) in tre libri, una specie
di epopea didattica in cui la grande avventura dell'umanità
e le doti originarie dell'uomo sono oggetto di una dotta riflessione
e di una intensa trasfigurazione poetica.
[1997]
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