Antonio 
              de Guevara 
            
             
             
              Antonio de Guevara 
               
               Nato a Asturie-de-Santillana nel c.1480, francescano, Antonio 
                de Guevara fu inquisitore di Toledo, predicatore di Carlo V, cronista 
                reale. Scrisse varie opere morali e didattiche, in stile la tineggiante 
                e predicatorio, infarcite di vera e falsa erudizione, non prive 
                di momenti di efficace narrazione e di genuina confes sione. L'Orologio 
                dei prìncipi o Libro aureo di Marco Aurelio (Relox de príncipes 
                o Libro aureo de Marco Aurelio, 1529) è un trattato sul 
                buon governo. Esso contiene un celebre episodio, quello del "Villano 
                del Danubio" in cui un barbaro germano condanna, davanti 
                al senato la conquista romana: in piena epoca di conquista spagnola 
                dell'america, si inserisce nel clima delle reazioni europee (composite 
                e varie) alla questione. Guevara scrisse anche un libretto a favore 
                della vita rusticana, "Di sprezzo della corte e lode del 
                villaggio" (Menosprecio de corte y alabanza de aldea, 1539). 
                Le sue "Epistole familiari" (Epístolas familiares, 
                1539-1541) riflettono le sue esperienze di oratore sacro che si 
                avvale di riferimenti biblici e storici. La sua scrittura prelude 
                a Gracián e all'eufuismo inglese. 
               
              
               
              [1997]
              
             
            
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