La
bylina
La bylina
Le byline erano canti epici. Il termine, legato al verbo "byt'"
(essere), significa 'canto di cose passate'. Esse hanno un'origine
molto antica, erano diffuse in tutta l'area slava fin dai secoli
XI-XVI. Venivano cantate da cantori girovaghi, dapprima separatamente
poi a cicli. Trasmesse oralmente per secoli, le byline mostrano
stratificazioni di credenze pagane, princìpi totemici,
ri ti tipici di una società a struttura tribale con attività
venatoria, cui si sovrapposero la fede cristiana e i riti di una
società con struttura più complessa e unitaria (principato
di Kiev) e con attività agricola.
L'enorme materiale relativo alle byline è stato classificato
secondo due criteri principali: quello storico, che analizza il
canto a seconda dell'episodio o del periodo cui si riferisce;
e quello che ne evidenzia il protagonista.
Le byline sono incentrate sulle vicende dei bogatyri, uomini arditi
(eroi), per lo più strenui difensori della terra russa
(Svjatogor, Il'ja Muromec, Sadko). Dopo aver subìto il
rito d'iniziazione il bogatyr' parte per compiere qualche grande
impresa: la liberazione da un mostro o da un brigante, la lotta
contro gli infedeli (in epoca cristiana), la difesa del sovrano
dai nemici (durante il principato kieviano). Il bogatyr' agisce
inizialmente da solo, poi è accompagnato da un gruppo di
fedeli (druzina). Alcuni eroi compaiono in interi cicli, con imprese
diversificate nei secoli: Svjatogor è il possente eroe
della terra; Il'ja Muromec il suo erede, meno forte ma più
furbo; Mikila Seljaninovic eroe contadino; Volga Svjatoslavic
è un mago dotato della capacità di trasformarsi
in animale. Un ciclo particolare è legato alla città
di Novgorod e al suo eroe Sadko.
E' una tradizione tramandata oralmente per lo più dai cantastorie
e dagli skaziteli, i dicitori. Solo nel XVIII secolo gli studiosi
ne intuirono l'importanza e, nel XIX secolo furono oggetto di
appassionate ricerche filologiche. La prima raccolta pubblicata,
nel 1804, è attribuita al leggendario Kirsa Danilov.
Al patrimonio delle byline attinsero nel XIX secolo i maggiori
poeti (Puskin, Lermontov, Nekrasov), e musicisti (Rimskij-Korsakov,
Musorgskij).
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