Laurence 
              Sterne 
            
             
             
              Laurence Sterne 
                
               Nato a Clonmel [Tipperary] nel 1713, figlio di un modesto uf 
                ficiale inglese di stanza in Irlanda e di una irlandese. Finiti 
                gli studi liceali, entrò nel Jesus College di Cambridge. 
                Insoffe rente per gli studi di logica formale, lesse i classici 
                ma anche Rabelais e gli umoristi francesi, e si entusiasmò 
                per il pensiero di Locke.  
                Nel 1738 iniziò la carriera ecclesiastica, per la quale 
                non aveva grandi inclinazioni. Con l'aiuto dello zio Jaques arcidia 
                cono a York, per il quale scrisse articoli e lettere polemiche. 
                Nel 1741 ottenne un posto nel capitolo della cattedrale di York, 
                dove tenne una serie di sermoni (pubblicati nel 1747). Sposò 
                Eli zabeth Lumley, da cui ebbe due figli. Ruppe poi i rapporti 
                con lo zio e con la moglie. Nel 1738 divenne vicario a Sutton-on-Forest, 
                rimanendovi per un ventennio.  
                L'uscita dei primi due libri del "Tristam Shandy" nel 1760 gli 
                procurarono attacchi dalla critica ufficiale, immediata notorie 
                tà, e la nomina a curato perpetuo di Coxwold. Nel 1762-1764 
                sog giornò in Francia per ragioni di salute. Un altro viaggio 
                fece nel 1765 in Francia e Italia, dove incontrò tra gli 
                altri Madame de Rambouillet, Galiani, Alessandro Verri. Tornato 
                in Inghilterra nel 1766, conobbe nell'alta società Elizabeth 
                Draper, il suo ul timo idillio (per cui scrisse le "Lettere di 
                Yorick a Elize"). Morì a London nel 1768, poche settimane 
                dopo aver pubblicato il "Viaggio sentimentale". 
                 
                Come scrittore Sterne esordì con il libello politico La 
                storia di un buon pastrano (The history of a good warm watchcoat, 
                1759). Le cose migliori furono però il "Tristam Shandy" 
                e il "Viaggio sentimentale", anche se interessanti sono le Lettere 
                di Yorick a Elize (Letters from Yorick to Elize), scritte per 
                Elizabeth Draper.  
                Nel 1760 uscirono i primi due libri de La vita e le opinioni di 
                Tristam Shandy gentiluomo (The life and opinions of Tristam Shandy 
                gentleman). Nel 1761-1767 pubblicò gli altri sette volumi. 
                Del 1768 è la pubblicazione del Viaggio sentimentale attraverso 
                Francia e Italia (Sentimental journey through France and Ita ly). 
                 
                L'opera maggiore di Sterne è il "Tristam Shandy", che nel 
                settimo libro anticipa la tematica svolta nel "Viaggio sentimentale". 
                Il "Tristram Shandy" consta di nove volumi, è incompiuto, 
                si arresta sulla fanciullezza del piccolo Tristram. Manca una 
                vera e propria trama: si tratta di una vicenda, il quadro umoristico 
                e svagato di una famiglia e delle persone che entrano in contatto 
                con i suoi componenti. Così il padre di Tristram, l'ingegnoso 
                e bizzarro Walter. La madre gentile tranquilla e un po' ottusa. 
                Lo zio Toby, ex ufficiale dell'esercito, candido e mite a dispetto 
                della sua professione: un giorno, tormentato da una mosca, se 
                ne sbarazza senza ucciderla, dicendo che il mondo è grande 
                abbastanza per tutti e due. Il suo valletto Trim è un ex 
                caporale e inva lido di guerra, che progetta insieme a Toby fortezze 
                ideali. La vedova Wadman ama Toby e non si stanca di femminili 
                invenzioni per farsi riamare. Il parroco Yorick si distingue per 
                ingenuità e umorismo, qualità che messe insieme 
                gli procurano vari nemici. Yorick muore prematuramente e sulla 
                sua tomba viene incisa la fa mosa esclamazione di Hamlet. "Ahimé, 
                povero Yorick!". Molti epi sodi sono pretesto per deliziose digressioni 
                sui più disparati argomenti. E' un romanzo insolito e bizzarro, 
                che fa parodia e sperimen tazione delle strutture narrative e 
                dei canoni che vanno affer mandosi. In questo senso l'operazione 
                è molto swiftiana, e non sarebbe possibile uno Sterne senza 
                l'esistenza dell'ambiente culturale che ha reso possibile Swift. 
                Le stranezze tipografiche pongono anche visivamente l'accento 
                sul ritmo mutevole del rac conto: una pagina completamente bianca, 
                un'altra nera, una marmo rizzata, i capitoli a volte di una sola 
                frase. Senza rancori, con una durezza intellettuale appena dissimulata 
                nel tono svagato e conversevole, Sterne affronta attraverso una 
                piccola vicenda familiare che dura un solo giorno, i temi delle 
                assurdità e delle contraddizioni umane. La sua polemica 
                si abbatte sulle convenzioni del tempo, e contro la mentalità 
                aprioristica, la sterile pre sunzione degli intellettuali. 
                 
                Sterne parte anche da Locke, che aveva mostrato come le forme 
                linguistiche possedute dal singolo presiedano alla costruzione 
                della sua realtà, condizionandone continuamente la conoscenza. 
                Così Sterne dilata verbalmente lo spazio attorno ai personaggi, 
                ribadisce la sua visione relativistica del mondo contro un costume 
                mentale rigido e banale. Attacca la convenzionalità delle 
                for me letterarie, mette a nudo gli artifici tradizionali, àltera 
                l'ordine della materia attraverso dislocazioni e riprese conti 
                nue, capovolge la consequenzialità cronologica e il rapporto 
                causa-effetto nella rappresentazione dei fatti. Nel "Tristram 
                Shandy" la realtà si dipana secondo il filo dell'associazione 
                delle idee, procedendo per digressioni verso un punto posto fuori 
                dall'orizzonte visivo del lettore. La realtà appare così 
                costi- tuirsi secondo il ritmo di infinita mutevolezza della vita. 
                Alla fine del romanzo emerge un nuovo tema, con la presa di coscienza 
                da parte di Sterne dell'unicità del proprio itinerario 
                di uomo, con la volontà di aderire in maniera immediata 
                alle of ferte della vita. Anticipa così l'argomento interno 
                del "Viaggio sentimentale". 
                 
                 Tra i temi 
                del "Viaggio sentimentale" è l'isolamento dell'individuo, 
                la difficoltà di comunicare con gli altri. Per Sterne ogni 
                individuo è ossessionato dai propri "hobby horses", i cavallini 
                a dondolo, gli interessi-giocattolo dettati dalle particola- ri 
                esperienze vissute. Ognuno traduce la comunicazione dell'altro 
                nei termini del proprio particolare "hobby horse", e il risultato 
                è una commedia degli equivoci. I comici malintesi abbondano 
                nella sua opera (soprattutto nel "Tristram Shandy"). La ragione 
                per cui essi sono comici e non tragici (come nella narrativa moderna) 
                o ironici è che Sterne dissolve dilemmi e dissonanze attraverso 
                il sentimento: solo l'emozione, la compassione verso il prossimo 
                possono colmare il bàratro che la lingua non riesce a superare. 
              
               
              Foto: un ritratto a olio di Laurence Sterne (sopra) opera 
              del pittore Reynolds, e un busto che lo ritrae secondo un modulo 
              "neoclassico" (sotto). 
              Indice del XVIII secolo 
               
              [1997] 
                
              
              
             
            
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