Paolo 
              Rolli 
            
             
             
              Paolo Rolli 
               
               Paolo Rolli nacque a Roma nel 1687 (morì a Todi nel 
                1765), discepolo di Gravina, arcade con il nome di Eulibio Discepolo, 
                visse diciotto anni a London come precettore dei figli di George 
                II. A London promosse la pubblicazione di numerosi classici italiani, 
                e compose melodrammi. Tra essi si ricordano Muzio Scevola e Floridante 
                (1721), Scipione e Alessandro (1726), Riccardo I (1727) musicati 
                da Händel. Rolli fu una figura centrale nell'evoluzione del 
                gusto arcadico verso esiti rococò. La sua produzione lirica 
                è raccolta nei tre libri dei Componimenti poetici (Poetici 
                componimenti). Egli dà all'oggetto, disegnato con tocco 
                lieve e morbido, un rilievo sempre maggiore, fino a sfiorare quella 
                'sensuosità delle cose' che sarà caratteristica 
                del XVIII secolo maturo. Un equilibrio felice raggiunse nei due 
                libri di Canzonette e cantate (1727). Rolli fu anche un traduttore: 
                tradusse in italiano "Il paradiso perduto" di Milton (1729-35) 
                e le odi di Anakreon (1739). 
               
              
               
              [1997]
              
             
            
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