Antoine-François 
              Prévost 
            
             
             
              Antoine-François Prévost 
               
               Nato a Hesdin [Artois] nel 1697, abate benedettino, ebbe una 
                vita inquieta e avventurosa. Lasciato l'abito, fuggì in 
                Inghil terra e poi in Olanda. Fu in prigione per truffa. Fondò 
                il perio dico ĞLe Pour et le Contreğ. Morì nel 1763 a Courteuil 
                [Chantil ly]. 
                 
                Prévost scrisse più di cento volumi. Molte le traduzioni 
                dall'inglese: tra esse "Pamela" e "Clarissa Harlowe" di Richardson 
                (1742, 1751). Tra le molte opere di erudizione è la volumi 
                nosa collezione della "Storia generale dei viaggi" (Histoire générale 
                des voyages, 1740-1759). Tra i suoi romanzi sono da ricordare 
                Il filosofo inglese o Storia di Monsieur Cleveland (Le philosophe 
                anglais ou histoire de M. Cleveland, 1732-1739), Il decano di 
                Killerine (Le doyen de Killerine, 1735-1740). La storia di una 
                greca moderna (Histoire d'une grecque moderne, 1740) è 
                un'analisi accurata degli oscuri tormenti della gelosia. 
                 
                Forse il più importante è Le memorie e avventure 
                di un uomo di qualità (Mémoires et aventures d'un 
                homme de qualité, 1728-1731) il cui settimo volume contiene 
                La vera storia del cavalier Des Grieux e di Manon Lescaut (La 
                véritable histoire du chevalier Des Grieux et de Manon 
                Lescaut, 1731) nota con il titolo abbreviato di "Manon Lescaut": 
                la celebrità di questo romanzo breve superò ben 
                presto quella dell'intera opera in cui è inserito, e già 
                nel 1753 veniva pubblicato a parte. Si tratta di uno dei capolavori 
                della narrativa europea. Siamo ad Amiens, e il diciassettenne 
                Des Grieux incontra Manon lescaut, che i genitori vogliono rinchiudere 
                in convento perché troppo "incline al piacere". Se ne innamora, 
                interrompe gli studi di filosofia, fugge con lei a Paris. Manon, 
                attratta dal denaro, lo tradisce con un finanziere. Deluso, Des 
                Grieux segue i consi gli dell'amico Tiberge e entra con lui nel 
                seminario di Saint- Sulpice. Qui lo trova Manon, che non ha difficoltà 
                a riconqui starlo. Des Grieux cerca guadagni nel gioco. Manon 
                aiutata dal fratello trova un altro ricco protettore, ma Des Grieux 
                gli sot trae l'amante e il denaro che egli le aveva dato. I due 
                sono ar restati. Des Grieux riesce a evadere e a liberare Manon. 
                Ripren dono la vita di stratagemmi, finché l'ultimo protettore 
                imbro gliato li fa arrestare di nuovo. Su istanza del padre di 
                Des Grieux, Manon viene condannata alla deportazione in Louisiana. 
                Des Grieux liberato la segue a New Orléans. I due debbono 
                fuggire dopo un duello di Des Grieux con il figlio del governatore. 
                Nella fuga attraverso il deserto Manon muore. Des Grieux affranto 
                è ricondotto in Francia dal fedele Tiberge, che ne aveva 
                seguito le tracce fin in America. Descrizione sobria, realistica, 
                ricca di sentimento, della passione di un uomo per una donna tenera 
                e inarrivabile, affet tuosa ma libera: una esemplare figura di 
                commedia, mentre Des Grieux è personaggio tipicamente tragico. 
                Il tutto sullo sfondo di una società autoritaria, sorda 
                alle ragioni del cuore. Con il suo clima avventuroso, l'ambiguità 
                tra il dichiarato moralismo e l'inno a una passione che percorre 
                ogni pagina, il racconto ebbe vasta eco, immensa fortuna, specie 
                poi in epoca romanticista, ispirando tra l'altro le opere liriche 
                di Massenet (1884) e Puccini (1893). 
                 
                Prévost è un autore contraddittorio. Il suo ambiente 
                vive la transizione tra un secolo classicista, autoritario, cattolico 
                e un secolo libertino, individualista, illuminista, pre- romanticista. 
                Prévost visse direttamente le tensioni della sua epoca, 
                dal crollo della grande illusione assolutista di Louis XIV alla 
                breve euforia libertineggiante della reggenza, al lento af fermarsi 
                dei nuovi valori borghesi: coscienza religiosa e speranza illuministica 
                attraversano in drammatica conflittualità e reciproca sopraffazione 
                la sua opera.  
                Nei suoi romanzi troviamo una mescolanza di elementi barocchisti, 
                classicisti, romanticisti, naturalistici. Sul romanzo francese 
                del primo XVIII secolo ebbe un influsso notevole: romanesque e 
                realismo, analisi psicologica e dell'irrazionale e irrazionali 
                smo costruiscono strutture narrative e operazioni linguistiche 
                inedite per il genere, aprendo nuove concrete possibilità, 
                desti nate a influenzare gli scrittori successivi, da Rousseau 
                a Sénancour, da Mercier a Sade. 
               
              
               
              [1997]
              
             
            
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