Alain-René
Lesage
Alain-René Lesage
Nato a Sarzeau [Bretagna] nel 1668 (morirà a Boulogne-sur-Mer
nel 1747), figlio di un notaio, dopo la morte dei genitori fu
educato in un collegio di gesuiti a Vannes [Bretagna]. La Bretagna
ebbe un influsso durevole su di lui: era la regione in cui più
risentiva dei valori culturali della Spagna cattolica. A Paris
nel 1690 iniziò la carriera legale, che abbandonò
per dedicarsi al mestiere di scrittore. In questa scelta, non
comune al suo tempo, fu sostenuto all'abate di Lyonne, che tra
l'altro lo iniziò alla conoscenza della lingua e della
letteratura spagnola.
Dopo il Teatro spagnolo (Théâtre espagnol, 1700),
raccolta di testi di De Rojas e Lope de Vega , tradotti e adattati
al gusto del pubblico Parisno, iniziò la pubblicazione
di cose più sue. Le prime opere originali sono legate ai
modelli culturali spagnoli.
Il diavolo zoppo (Le diable boiteux, 1707), romanzo, è
un rifacimento del "Diablo cojuelo" di Vélez de Guevara
, ma come garbata satira della vita Parisna. La storia è
questa. Una notte a Madrid lo studente don Cleofa Leandro Perez
Zambullo libera casualmente da una fiala in cui era stato imprigionato
da un mago, il diavolo zoppo Asmodeo. Grato, il diavolo gli offre
uno spettacolo straordinario: lo porta sopra Madrid e scoperchia
i tetti delle case, mostrandone gli abitanti e raccontandone i
segreti. Quella notte e il giorno dopo Cleofa può conoscere
i segreti di palazzi, prigioni, manicomi, dei più segreti
pensieri degli uomini, dei loro rimorsi sogni desideri. Cleofa
convince Asmodeo a salvare la bella e giovane Serafina, figlia
di Don Pedro di Escolano, dall'incendio del suo palazzo. Quando
Asmodeo lo lascia, perché richiamato dal suo mago, Cleofa
viene a sapere che don Pedro cerca il salvatore di sua figlia.
Si presenta e, pur spiegan do onestamente che il merito è
di Asmodeo, ottiene ugualmente la mano di Serafina.
Nella commedia in prosa Crispin rivale del suo padrone (Crispin
rival de son maître, 1707) mostra un nuovo interesse per
il teatro comico italiano. Gli intenti satirici presenti, diventano
espliciti nella commedia Turcaret (1709): grande successo di pubblico,
cui corrispose una dura reazione dei finanziari bersaglio della
stira. Lesage fu costretto a abbandonare le scene del Théâtre
Français per quelle più libere dei "théâtres
forains". Qui introdusse importanti elementi di regolarità
e un maggiore controllo dei mezzi espressivi. Soprattutto a partire
dal 1721 vi presentò testi, scritti anche in collaborazione
(con Dorneval e Fuzelier), nel genere della "comédie mêlée
d'ariettes", che si trasformerà poi nell'"opéra
comique". Le oltre cento commedie prodotte per i "théâtres
forains" saranno dallo stesso Lesage raccolte e pubblicate in
dieci volumi (1721-1737).
Accanto all'attività teatrale è quella narrativa.
All'interno della sua vasta produzione romanzesca, grande successo
ebbe Storia di Gil Blas di Santillana (Histoire de Gil Blas de
Santillana) uscito in quattro volumi (1715-1735). Dopo aver studiato
a Oviedo Gil Blas parte per recarsi all'università di Salamanca.
Durante il viaggio è protagonista di molte avventure, che
lo rendono "esperto del mondo". Rapito da dei briganti fugge ma
viene derubato da un terzetto di avventurieri. Giunge a Valladolid,
incontra il compaesano Fabrice che lo fa assumere come valletto
di un canonico e poi di un medico. Dopo aver esercitato egli stesso
la medicina va a Madrid, è al servizio di un elegante e
dissoluto giovanotto, finché di servizio in servizio diventa
intendente di Don Alphonse de Leyva che gli regala la proprietà
di Lirias. Passando in case sempre più importanti Gil Blas
diventa segretario dell'arcivescovo di Granada, uomo di fiducia
del duca di Lerma, primo ministro di Spagna. Un intrigo di corte
lo fa finire in prigione. Liberato, lascia Madrid, va a Oviedo
per rivedere il padre morente, raggiunge la sua proprietà
di Lirias, si sposa. Rimasto vedovo torna a corte, diventa il
favorito del conte di Olivares che lo manda a Toledo per una missione
speciale. Olivares cade in disgrazia, Gil Blas ha una lunga serie
di avventure. Alla fine sposa Dorotea, si ritira nella sua tenuta
e si dedica solo all'educazione dei figli.
Ricollegandosi alla tradizione picaresca, Lesage fa un quadro
satirico della società del suo tempo, collocandosi nel
filone della produzione realistica del complesso periodo di transizione
tra XVII e XVIII secolo.
[1997]
[Up] Inizio pagina | [Send]
Invia questa pagina a un amico | [Print] Stampa
questa pagina | [Email] Mandaci
una email | [Indietro]
Europa: Antenati - la storia della letteratura europea online
-
© Antenati 1984-2006, an open content
project
|
|