Robert 
              Burns  
            
             
             
              Robert Burns 
               
              Nato a Alloway [Ayrshire] nel 1759, in una fattoria della campagna 
                scozzese, fece studi modesti e irregolari. Nel 1786 si trasferì 
                a Edimburgo, tornando in campagna nel 1788. Solo negli ultimi 
                anni abbandonò la vita dell'agricoltore per un posto di 
                ispettore daziario. Morì a Dumfries nel 1796. I suoi versi 
                circolarono per anni manoscritti, ma quando furono pubblicati, 
                con il titolo Poesie, soprattutto in dialetto scozzese (Poems 
                chiefly in the scottish dialect, 1786) gli procurarono fama immediata 
                nei circoli letterari di Edimburgo, dove si era trasferito in 
                quello stesso anno. Continuò poi a scrivere poesie, spesso 
                sulle arie di antiche ballate popolari, come le sue composizioni 
                migliori: Gli allegri straccioni (The jolly beggars), La preghiera 
                del santo Willie (Holy Willie's prayers), e l'ultimo grande poemetto 
                Tam O'Shanter (1795). La sua opera ha naturale fascino lirico 
                e musicale, arguto umorismo di matrice popolare. Non fu un pensatore 
                profondo, ma molti suoi elementi precorrono aspetti della sensibilità 
                dei romanticisti successivi. Così il suo spontaneo fresco 
                sentimento della natura. Burns seppe far confluire le tradizioni 
                della letteratura e della canzone scozzese in una poesia di grande 
                delicatezza e chiarezza intellettuale. Con tutte le qualità 
                del classicismo: stile nitido e preciso, impressioni nette e concrete, 
                forma vigorosa e controllata. In Burns convive una profonda riflessione 
                morale e il gusto della percezione immediata. I lampi della fantasia 
                non incrinano un equilibrio saldamente realistico. Dai suoi versi 
                comici e satirici emerge un giudizio critico sulla natura umana 
                che rivela comprensione e fermezza, quasi a ricollegarsi al rigore 
                scozzese e alla tolleranza chauceriana. 
               
              
               
              [1997]
              
             
            
             [Up] Inizio pagina | [Send] 
  Invia questa pagina a un amico | [Print] Stampa 
  questa pagina | [Email] Mandaci 
  una email | [Indietro] 
Europa: Antenati - la storia della letteratura europea online 
  -   
  © Antenati 1984-2006, an open content
   project
 
           | 
         
       
     |