Aree
baltiche nel XVIII secolo
Aree baltiche nel XVIII secolo
In Ucraina la russificazione relega l'ucrainese
a lingua dialettale e fa entrare in stato recessivo la cultura
regionale. Non servì a mantenere viva la tradizione culturale
l'opera poetica e la produzione teologica e filosofica di G.
Skovoroda.
In Lettonia inizia una letteratura profana
con G.F. Stender: ardente difensore
dell'illuminismo, pubblica nel 1761 una grammatica lettone che,
insieme a un vocabolario tedesco-lettone farà testo; importanza
letteraria hanno le sue opere, il Libro d'alta sapienza sul mondo
e sulla natura (1776), le Fiabe e racconti, i Nuovi canti (1774-1783)
raccolta di canzoni e poesie gnomiche, e Il piacere del canto
(1785-1789).
In Lituania, pur perdurando la produzione
orale popolare, nell'ambito della cultura scritta figura di rilievo
è quella di K. Donelaitis autore
del poema in esametri Le quattro stagioni (1818) in cui
la rappresentazione della vita contadina sfugge ai toni idillico-sentimentali
comuni allora al genere.
Area polacca
In Polonia la prima metà del secolo è gravata
da un profondo oscurantismo. La rinascita avviene con l'illuminismo.
La nuova cultura europea è diffusa da una serie di periodici,
tra cui il pił autorevole fu il «Monito». La poesia ridivenne
il centro del risorto sentimento nazionale. Ignacy
Krasicki, limpido prosatore e poeta versatile, si cimentò
in quasi tutti i generi letterari con esiti felici, ponendosi
tra i maggiori rappresentanti dell'illuminismo polacco.
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