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To sleep / Al sonno, di John Keats

To Sleep

O soft embalmer of the still midnight,
Shutting, with careful fingers and benign,
Our gloom-pleas'd eyes, embower'd from the light,
Enshaded in forgetfulness divine:
O soothest Sleep! if so it please thee, close
In midst of this thine hymn my willing eyes,
Or wait the "Amen", ere thy poppy throws
Around my bed its lulling charities.
Then save me, or the passed day will shine
Upon my pillow, breeding many woes, -
Save me from curious Conscience, that still lords
Its strength for darkness, burrowing like a mole;
Turn the key deftly in the oiled wards,
And seal the hushed Casket of my Soul.

****

Al sonno

O soave che balsamo soffondi
alla quieta mezzanotte, e serri
con attente e benevole le dita
gli occhi nostri del buio compiaciuti,
protetti dalla luce, avvolti d'ombra
nel ricovero di un divino oblio.
O dolcissimo sonno! se ti piace
chiudi a metà di questo, che è tuo, inno
i miei occhi in vedetta, o attendi l'Amen
prima che il tuo papavero al mio letto
largisca in carità il suo dondolio.
Poi salvami, altrimenti il giorno andato
lucido apparirà sul mio guanciale
di nuovo, producendo molte pene,
salvami dall'alerte coscienza
che viepiù insignorisce il suo vigore
causa l'oscurità, scavando come
una talpa. Volgi abile la chiave
nella toppa oliata e dà il sigillo
allo scrigno, che tace, del mio cuore.

Contesto

John Keats

 


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