Storia della letteratura europea - Torna in homepageVasilij Andreevic Zukovskij


Vasilij Andreevic Zukovskij

Vasilij Andreevic Zukovskij nacque a Misenskoe [Tula] nel 1783 (morì a Baden-Baden nel 1852), fu amico di Puskin. la traduzione dell'Elegia" di Th. Gray che Zukovskij pubblicò nel 1802 è da molti considerata come l'atto di nascita della poesia russa moderna. Gran parte della fama di Zukovskij è affidata alle traduzioni di grande perfezione formale, soprattutto dei romanticisti e dei preromanticisti inglesi e tedeschi. Alta padronanza del verso è anche nella sua opera originale, costituita da brevi elegie d'occasione e da un esiguo nu- mero di liriche. Importanti le ballate Ljudmila (1808), Svetlana (1812), L'arpa eolica (1814) dove il passato russo è rivissuto attraverso la sensibilità preromanticista. Elaborando un nuovo stile sulla base della riforma di Karamzin, Zukovskij attuò un decisivo rinnovamento formale della poesia russa aprendola al romanticismo europeo. Altrettanto notevole il suo apporto tematico. la sua lirica si caratterizza come espressione diretta di emozioni e sentimenti soggettivi. Dopo il 1830, seguendo una evoluzione comune anche a Puskin, abbandonò gradualmente la tipica dolcezza e melodiosità della sua scrittura per un progetto di 'epica' oggettività. usando soprattutto esametri o versi liberi, tradusse liberamente i poemi e i drammi di Schiller. Splendida la sua traduzione dell'"Odissea" (1849).


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