Mary
Goldwin Shelley
Mary Goldwin Shelley
Mary Shelley nacque a Somers-Town [London]
nel 1797, figlia di William Godwin e di Mary Wollstonecraft, che
per prima promosse i diritti della donna. Nel 1816 aveva sposato
Percy B. Shelley. Dopo la morte del marito visse in Inghilterra
con i proventi del proprio lavoro di narratrice professionista.
Morì a London nel 1851.
Mary Shelley scrisse vari romanzi, ma resta
famosa soprattutto per Frankenstein o Il Prometheus moderno
(Frankenstein or the modern Prometheus, 1818), il suo primo libro.
Il romanzo è ispirato al mito antichissimo dell'uomo creatore
della vita, ma ora al prodigio si sostituiscono chimica e galvanismo.
Possiede elementi stimolanti su tutta una serie di problemi centrali:
la speculazione sulle origini della vita, il ruolo ambiguo della
scienza che finisce per creare mostri, il problema della bontà
e creatività originaria dell'uomo corrotto poi dalla
società.
Mary Shelley scrisse altri romanzi, sull'onda
di quel successo. Il più notevole resta L'ultimo uomo
(The last man, 1826), dove si narra la fine dell'umanità,
sterminata da una pestilenza che lascia in vita un solo individuo.
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