Storia della letteratura europea - Torna in homepageCharlotte Brontë


Charlotte Brontë


Charlotte Brontë nacque a Thornton [Yorkshire] nel 1816 (morì a Haworth [Yorkshire] nel 1855). Figlia di un ecclesiastico inglese, nel 1820 si stabilì con la famiglia a Haworth, nella regione delle brughiere. Fin dall'infanzia Charlotte, lasciata spesso sola insieme con le sorelle Emily e Anne e al fratello Branwell, creò con loro un mondo immaginario su cui i ragazzi costruirono cicli di storie infantili. Charlotte studiò in modo ir regolare presso due collegi, nel secondo dei quali tornò poi come insegnante nel 1835-1838. Dopo aver lavorato per un breve periodo come istitutrice, si recò a Bruxelles dove, nel 1843, insegnò in una scuola.
Tornata a Haworth, cominciò a scrivere romanzi. Il primo, parzialmente autobiografico e dal titolo Il professore (The professor), fu pubblicato solo nel 1859. Il secondo, Jane Eyre (1847), ebbe un successo immediato.
La storia è quella della povera orfa na Jane Eyre che dopo anni di sofferenze riesce a diventare una insegnante. E' assunta come istitutrice di una bambina, figlia del signor Rochester, tipo malinconico e sardonico. Affascinato dalla vitalità e dal coraggio di Jane, Rochester se ne innamora ricambiato. All'ultimo momento il matrimonio è impedito dalla ri velazione che la moglie di lui, una povera demente reclusa in casa, è ancora viva. Jane fugge. Raccolta dal reverendo John Rivers, sta per sposarlo e per accompagnarlo in India. Ma una notte ha l'impressione che Rochester la chiami: lo cerca, apprende che la casa è bruciata e Rochester nel tentativo vano di salvare la moglie, ha perso la vista. Jane riesce a trovarlo, lo sposa e lo restituisce alla vita. Parte della critica del tempo restò scandalizzata dalla de scrizione della passione amorosa della protagonista. Resta questo il suo romanzo più famoso, con un vigore melodrammatico che Charlotte trasse dalle sue stesse frustrazioni e fantasticherie.
Seguirono Shirley (1849), e il parzialmente autobiografico Villette (1852).



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