Georg
Morris Brandes
Georg Morris Brandes
Georg Morris Brandes nacque a Copenaghen nel 1842 (morì
nel 1927). Di formazione hegeliana, divenne un esponente del positivismo
psicologico, un entusiastico divulgatore del pensiero di Comte,
dell'estetica di Taine, dell'etica di J.S. Mill. Nel 1871 iniziò
all'università di Copenaghen una serie di lezioni pubblicate
successivamente in sei volumi con il titolo di "Grandi correnti
della letteratura europea del secolo XIX" (1872-1890), importante
panorama della letteratura europea del XIX secolo. La sua imponente
opera critica comprende "La letteratura degli emigrati" (1872),
"La scuola romantica in Germania" (1873), "La reazione in Francia"
(1874), "Il naturalismo in In ghilterra" (1875), "La scuola romantica
in Francia" (1881), "La giovane Germania" (1890). L'incontro con
il pensiero di Nietzsche (1886) esaltò in Brandes il culto
dell'eroico, di cui sono testimonianza le biografie romanzate
"Shakespeare" (1895-1896), "Goethe" (1914-1915), "Michelangelo"
(1921). Avversato dai conservatori, Brandes raggiunse un durevole
prestigio culturale, anche per il sostegno avuto da scrittori
come Strindberg, Ibsen, Jacobsen e Bjoernson.
© Antenati - 1994-1997
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