Konstantin
Nikolaevic Batjuskov
Konstantin Nikolaevic Batjuskov
Konstantin Nikolaevic Batjuskov nacque a Vologda
nel 1787 (morì nel 1855), fece parte dell'Arzamas, la società
letteraria nata come parodia di quella conservatrice di A.S. Siskov.
Subì l'influsso dei classici latini e italiani, e si dedicò
quasi esclusivamente alla poesia anacreontica e elegiaca: si vedano
I miei Penati (1814). Le prime liriche cantano con linguaggio
melodioso l'amore e l'amicizia. Il peggiorare di una grave malattia
che l'aveva colpito quando era ancora giovane, segnò il
passaggio a canti di tristezza e sgomento. La sua opera è
espressione caratteristica del neoclassicismo, il ritorno alla
sensibilità del passato che influenzò le prime fasi
del romanticismo russo. Batjuskov fu un ottimo conoscitore della
poesia antica e italiana. Una delle sue più famose poesie
è intitolata Il Tasso morente (1817). Tradusse
versi di Tibullo, Tasso e Parny.
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