Joseph
d'Arbaud
Joseph d'Arbaud
Joseph d'Arbaud nacque a Cavaillon nel 1872 (morì a
Aix-en-Provence nel 1950). Educato fin dall'infanzia in atmosfera
felibrista, visse in Camargue prima di stabilirsi a Aix. Diresse
per vent'anni la rivista ĞLe Feuğ. La sua prima raccolta di versi,
L'alloro di Arles (Lou lausié d'Arle, 1913) muove da Mistral
ma possiede anche personali accenti elegiaci. Sono qualità
più evidenti nei postumi Canti palustri (Cant palustre,
1951) dove anche il residuo tema felibristico di esaltazione della
'razza latina' non scade mai nell'oratoria. Notevole in prosa
La bestia di Vaccarès (La bèstio dou Vacarès,
1926) mitica rievocazione della vita dei 'guardiani' nell'alone
arcano della vecchia Camargue. Abbandonando i luoghi comuni e
la verbosa oratoria provenzalista, attraverso la restituzione
di una Provenza personale e tutta interiore, d'Arbaud ha inaugurato
una nuova fase nella produzione letteraria occitanica.
© Antenati - 1994-1997
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