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          |  Henry 
              David Thoreau
  
               Henry David Thoreau  Henry David Thoreau nacque a Concord [Massachusetts] nel 1817 
                (morì nel 1862). Studiò a Harvard in cui si laureò 
                (nel 1837), ma dopo alcuni anni dedicati all'insegnamento (1837-1841) 
                nella scuola privata fondata dal fratello John, preferì 
                fare della sua vasta cultura un uso strettamente personale. Sue 
                uniche forme di 'impiego' furono in seguito il lavoro intermittente 
                nella fabbrica di matite del padre (1841-1843), e la gestione 
                parziale di casa Emerson in cambio dell'ospitalità. Thoreau 
                trascorse tutta la vita nella quieta Concord - qui fu assistente 
                di Emerson e collaborò alla rivista «The Dial»-, 
                facendone la capitale di un pianeta della mente, da cui si allontanò 
                solo per rare sortite. Una gita fluviale con il fratello divenne 
                Una settimana sui fiumi Concord e Merrimack 
                (A week on the Concord and Merrimack rivers, 1849), mentre da 
                altre trasse I boschi del Maine (The 
                Maine woods, pubbl.1864), e Cape Cod 
                (pubbl.1865). Nel 1845 si allontanò dalla propria casa 
                per stabilirsi sulle rive del vicino lago Walden: restò 
                due anni: si dedicò alla scrittura e all'osservazione della 
                natura, «vivendo in profondità e succhiando tutto 
                il midollo della vita». Il resoconto è nelle pagine 
                di Walden o la vita nei boschi (Walden 
                or the life in the woods, 1854), a metà tra il saggio e 
                il diario. Convinto della necessità di un ritorno alla 
                natura come presupposto per un rinnovamento spirituale, il protagonista 
                vive da solo per due anni nella capanna che si è costruito; 
                seguendo la scansione delle stagioni narra la sua esperienza fisica 
                e mentale: vari capitoli sono dedicati alle attività manuali 
                richieste per la sopravvivenza, all'osservazione della natura 
                e a una accorata denuncia dei mali politici che accompagnano il 
                progresso. Un vero breviario di nordamericanismo, per la celebrazione 
                della purezza e della vita rurale, dell'individualismo. Walden 
                condanna la società industriale e la spossatezza civile 
                e culturale del vecchio mondo. La solitudine del protagonista 
                diventa un esperimento politico e estetico: il tentativo di ritrovare 
                la dimensione mitica dell'esistenza quotidiana. 
                Nel 1847, Thoreau lasciò la capanna per tornare a vivere 
                con Emerson e la sua famiglia a Concord. Nel 1846 Thoreau fu incarcerato 
                in seguito al suo rifiuto di pagare la tassa che il governo imponeva 
                per finanziare la guerra al Messico, da lui giudicata ingiusta 
                e contraria ai principi degli Stati Uniti.
Thoreau portò avanti con estrema lucidità una 
                accurata autoanalisi, riportato nei 14 volumi de Il 
                diario (The journal) tenuto dall'età di venti anni 
                fin quasi alla fine della vita, e pubblicato postumo. L'articolarsi 
                del "Walden" in stagioni dell'anno o in situazioni che riflettono 
                momenti della vita e dell'economia del lago, fa di esso una specie 
                di manuale dell'autoconsapevolezza. Thoreau seppe sviluppare un 
                intimo colloquio con la natura, apprese a leggere la segreta vita 
                boschiva non con il semplice godimento dell'esteta ma con l'attenzione 
                del classificatore di fenomeni naturali: la pioggia, il fuoco, 
                le orme lasciate sulla neve dagli scoiattoli o dagli indiani. 
                Dal microcosmo di Walden, in cui costruì la sua capanna, 
                coltivò il suo orto, tagliò i suoi ceppi di legna, 
                Thoreau comprese il disagio esistenziale che si infiltrava nelle 
                coscienze della nascente borghesia, intuì l'assurdità 
                di un sistema economico che favoriva una iniqua distribuzione 
                delle ricchezze tra le classi. Questo disagio lo portò 
                più volte, nella sua vita, a forme impetuose di ribellione 
                e lotta contro il sistema. Con radicale individualismo. L'orrore 
                di fronte all'invasione del Messico da parte degli Stati Uniti, 
                la morte dell'abolizionista John Brown, lo scandalo della schiavitù, 
                lo portò a pronunciare discorsi appassionati e a scrivere 
                numerosi pamphlets. Il più famoso di questi è forse 
                quello intitolato Dosibbedienza civile 
                (Civil disobedience, 1849): il rifiuto della logica del potere 
                è espresso in forma così limpida che fu letto con 
                entusiasmo da Lev Tolstoj, e fu poi adottato da Gandhi come manifesto 
                di ribellione non violenta. Anche la beat-generation e il pensiero 
                radicale nordamericano degli anni '60 hanno visto in Thoreau un 
                autore di riferimento: per la profonda conoscenza delle religioni 
                orientali, del pensiero mistico indiano, per l'illuminato equilibrio 
                tra cultura e natura. LettureContesto
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