Ralph
W. Emerson
Ralph W. Emerson
1) cenni biografici
Ralph Waldo Emerson nacque a Boston il 25 maggio 1803 (morì
a Concord [Massachusetts] il 25 aprile 1882). La sua infanzia
fu segnata dalla morte prematura del padre, ministro della chiesa
unitaria, e dalle difficoltà economiche e psicologiche
in cui crebbe. Influenza liberatrice ebbe la zia paterna, Mary,
che gli fece da modello anti conformista e lo educò al
piacere dell'introspezione, e alla lettura. Compì gli studi
di teologia alla Harvard Divinity School, sulle orme del padre.
Fu ordinato pastore nel 1829. L'avversione verso il dogmatismo
religioso e la sfiducia nella pratica di am ministrare i sacramenti
lo portarono a dimettersi nel 1832. In cerca di una soluzione
alla sua crisi, aggravata dalla morte della giovanissima moglie
Ellen Tucker, si imbarcò per l'europa. Durante il 1833
fu in Italia, Svizzera, Francia, Inghilterra. Incontrò
Landor, Wordsworth, Coleridge, Carlyle, scrittori e pensatori
che ammirava molto: l'incontro fu per lui stimolante ma anche
deludente, confermandolo nella visione personale che ormai possedeva.
Tornato negli Stati Uniti, si risposò con Lydia Jackson.
Si stabilì a Concord, che con la sua presenza divenne il
centro culturale degli Stati Uniti del tempo.
2) il trascendentalismo
Il trascendentalismo fu una sintesi di religiosità puritana
e idealismo romanticista, tra tensione mistica e pragmatica lucidità.
Emerson ne enunciò i fondamenti teorici e la poetica nel
saggio Natura (Nature, 1836): l'unità di «natura» e «anima»,
la corrispondenza di macro e micro-cosmo, la centralità
dell'uomo in ogni sistema filosofico, l'importanza data al carattere
simbolico del linguaggio. La sua è una visione panteistico-romantico
e idealistico- calvinista della natura e dell’uomo, il quale griazie
all’intuizione può partecipare della “mente universale”.
Nel 1837 pronunciò l'orazione Il dotto americano (The american
scholar), vera dichiarazione di indipendenza intellettuale della
nuova letteratura. Nel 1841-1843 pubblicò i Saggi (Essays),
derivati in gran parte da conferenze. Tra essi fondamentale è
Fiducia in sé stessi (Self-reliance), destinato a fornire
la base teorica del nuovo individualismo democratico, ma anche
la giustificazione del nascente industrialismo e dell'espansionismo
nordamericano. Pubblicò poi le Poesie (Poems, 1847), Uomini
rappresentativi (1850) serie di ritratti di grandi personaggi
come Napoléon, Platon, Shakespeare, Goethe. La condotta
della vita (1860) l'ultima opera significativa, pubblicata prima
della guerra civile (in cui Emerson fu tra gli antischiavisti)
e prima dell'ultimo viaggio in europa. Nel Diario (Journal, 1820-1876)
ha lasciato di sé un ritratto esemplare, autodefinendosi
«sperimentatore», «ricercatore senza fine, senza passato alle
spalle».
Emerson dette alla cultura del suo tempo quell'autonomia della
quale già da tempo si avvertiva l'esigenza, ma che non
aveva fino ad allora trovato espressione. Lo fece enunciando con
energia e chiarezza i suoi princìpi di libertà intellettuale
e di fede nelle capacità dell'uomo. Fondamentali per gli
sviluppi mdella produzione letteraria nordamericani il concetto
del linguaggio come simbolo delle realtà spirituali e l’esaltazione
di quel fiducioso ottimismo che ha spinto il nordamerica a coltivare
il sogno del suo ‘primato’.
© Antenati - 1994-1997
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