Produzione 
              bizantina nel XIV secolo 
            
             
             
               
                
                   Produzione bizantina nel XIV secolo
                
                In Europa sud-orientale (Impero bizantino), 
                dopo il periodo franco, sotto gli imperatori Paleologi, molto 
                attiva è la filologia e ciò ha importanza determinante 
                per l'Europa occidentale. Nel 1453 la caduta in mano ai Turchi 
                di Costantinopoli fa emigrare molti intellettuali bizantini in 
                occidente - soprattutto presso gli stati cittadini e regionali 
                italiani del centro e del nord-, provocando un risveglio delle 
                attività culturali filologiche che sarà importantissimo 
                per lo sviluppo culturale europeo nel XV e nel XVI secolo.  
                 
                 La produzione bizantina popolare è 
                interessante nel quadro della nascita delle letterature nazionali 
                europee. Qui si usa una lingua che sempre di più si allontana 
                dalla koinè insegnata nelle scuole. Si tratta di una serie 
                di cicli, come il "Ciclo di Digenis Akritas", difensore dei confini 
                (XII-XIII secolo) di cui restano redazioni del XV-XVI secolo, 
                mentre altri cicli narrano della caduta di Costantinopoli e di 
                Trebisonda e delle imprese di Alessandro il Grande. A questi cicli 
                e alle poesie prodromiche, di argomento satirico, attribuite a 
                un certo Teodoro Pròdromo, un grammatico attivo presso 
                la corte di Costantinopoli nel XII secolo, si fanno risalire "le 
                origini" della letteratura greca moderna (o neoellenica). Il motivo 
                costante di queste "poesie prodromiche" è la miseria dei 
                letterati. Probabilmente Prodromo fu anche autore del romanzo 
                Gli amori di Rodante e Disicle in trimetri giambici, e dei dialoghi 
                di imitazione lucianea Vita vicino a poeti e uomini politici. 
                 
                 
                 La caduta di Costantinopoli per la produzione 
                di lingua greca significa lo smembramento di quella cultura e 
                il suo restringimento e trasformazione. La cultura greca post 
                bizantina sopravvisse nelle isole egee e ionie, mentre a Costantinopoli 
                sotto il governo turco la vita culturale è dominata dal 
                clero ortodosso depositario della tradizione: solo alla metà 
                del XVIII secolo si avrà un risveglio.  
                 
                 Il Dodecanneso, Chio, Creta, Cipro e le isole 
                Ionie sono interessate da una fioritura letteraria popolare nel 
                XIV-XVI secolo che continua motivi di tradizione occidentale già 
                vivi nel XIII-XIV secolo. 
               
              Contesto storico  
              
                [1996]
              
              
             
            
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