Peire 
              Vidal 
            
             
             
               
                
                   Peire Vidal 
                
                Peire Vidal era nativo di Tolosa, di origine 
                borghese, ebbe una vita avventurosa e inquieta. Fu protetto di 
                Raimondo V di Tolosa, Bonifacius I di Monferrato, Alfonso II d'Aragona. 
                Fu anche in Ungheria, in Terrasanta, a Genova (dove si definì 
                scherzosamente "imperatore dei genovesi"), Pisa, Malta. Prese 
                parte alle contese del tempo mutando spesso padrone e orientamento, 
                ma mantenendo sempre indipendenza di giudizio nei confronti di 
                tutti.  
                Ha lasciato 44 testi poetici, "canzoni" dense di riferimenti storici 
                e autobiografici. I suoi componimenti riprendono modi e temi tradizionali, 
                ma sono ricchi di un'ironia del tutto originale e di una verve 
                lieve e vivace. Insolito il suo intento parodistico, quasi che 
                intendesse scherzosamente tracciare il profilo caricaturistico 
                del trovatore-tipo. La stravaganza degli atteggiamenti e il miscuglio 
                di fantasia e realismo gli diedero la fama di "uo- mo più 
                folle del mondo".  
                 
                Contesto storico 
              
             
            
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