Storia della letteratura europea - Torna in homepageGuittone di Michele dal Viva


Guittone di Michele dal Viva

Guittone di Michele dal Viva era nato ad Arezzo nel c.1235. Nella sua città fu un guelfo conservatore. Nel 1257-59 lasciò volontariamente la sua città dilaniata dai contrasti interni ed entrò nel 1265 nell'ordine dei cavalieri di Santa Maria, i cosiddetti "frati gaudenti": consacrò il resto della sua vita al pacifismo e alla propaganda etico-religiosa. Morì a Bologna nel 1294.
Scrisse cinquanta Lettere, in gran parte dopo la conversione, che sono esercitazioni stilistiche farcite di espedienti retorici tratte dall'ars dictandi. Più interessanti le sue Rime: cinquanta canzoni e oltre 250 sonetti. Qui la strumentazione degli artifici tecnici tratti dalla tradizione latina e provenzale si sovrappone ai modi "federiciani", giungendo a una formulazione lirica ardua e complessa. Rimatore aspro e problematico, attuò un personalissimo "trobar clus". Raggiunse i migliori risultati nelle canzoni civili e politiche, in cui le forme della tradizione si aprono alla violenza, all'invettiva, all'ironia. Si veda Ahi lasso, or è la stagion de doler tanto. La polemica contro i vizi dei concittadini e le lotte intestine delle città toscane esplode in ritmi agitati e convulsi, in un linguaggio che mescola moduli eletti e colloquiali. Le liriche ultime sono calde predicazioni religiose; tra queste sono anche delle ballate- laude, di cui Guittone fu l'inventore. Prima degli stilnovisti, fu lui a esercitare il magistero poetico in Toscana.
Contesto storico


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