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La Castiglia divenne, soprattutto grazie a Alfonso X re
di Castiglia e León, centro di immigrazione per intellettuali
arabi e ebrei. Qui sono scritte le prime cose in prosa castigliana
della futura letteratura spagnola, e in gallego- portoghese.
Alfonso X era nato a Toledo nel 1221 (morì a Sevilla
nel 1284), figlio di Ferdinando III, salì al trono
nel 1252. Lottò a lungo contro i mori e contro l'aristocrazia
in rivolta. A lui si deve una importante opera di unificazione
legislativa (culminata nella raccolta di leggi intitolata
"Le sette parti", Las siete partidas, dalle sette
parti in cui è divisa: il codice legislativo pił
importante scritto nella storia della regione iberica in
quei secoli) e soprattutto grazie a lui la corte divenne
centro di cultura. Alfonso X stesso scrisse o fece scrivere
da suoi collaboratori moltissime opere: trattati di astronomia,
libri sui giochi, traduzioni, codici legislativi; fu ispiratore
della Cronaca generale di Spagna (Crónica general
de España), una storia della Spagna che fu poi continuata
e imitata, dai primi abitanti fino alle invasioni arabe,
in castigliano. Sue sono inoltre poesie (canzoni d'amore
e sirventesi politici), e le 420 Canzoni di santa Maria
(Cantigas de santa María) in gallego-portoghese:
di queste canzoni sono rimaste accanto ai testi lirici anche
le musiche.
A lui successe Sancio IV, nella cui attività fu pił
sensibile l'influenza araba.
L'importanza della corte di Alfonso X e dei suoi successori
è doppia se si considera al doppio filone culturale
che da quella corte provenne alla storia letteraria successiva,
il filone culturale di lingua castigliana e quello di lingua
portoghese.
Tra la fine del XII secolo e la metà del XIV secolo
in particolare, si sviluppa la lirica gallego-portoghese.
Questa lirica ci è pervenuta in tre grosse antologie
(Canzonieri dell'Ajuda, Vaticano, Colocci-Brancuti), testimonianti
l'attività intorno alle corti di Toledo e del Portogallo
di circa duecento poeti, che si esprimono in portoghese,
evidentemente lingua culturale franca della regione in quel
periodo.
Tale lirica segue tre "generi": cantigas de amigo,
che per alcuni studiosi potrebbe essere riflesso colto di
un'antica poesia "di donna" di gusto popolare
fiorita nella penisola; cantigas de amor, su modello provenzale
trobadoresco; cantigas de escarnho e de maldizer, satire
di ambiente locale.
A questo trovadori appartengono personaggi di ogni strato
sociale: Alfonso X, e suo nipote re Dionigi di Portogallo
(dom Dinis, nato a Lisbona nel 1261 figlio di Alfonso III,
fu re nel 1279-1325; morì a Santarém) autore
di perfette cantigas de amor e de amigo. Le 138 liriche
conservate sotto il suo nome nei canzonieri della poesia
gallego-portoghese lo mostrano sapiente versificatore, buon
conoscitore dei modelli provenzali, e del repertorio tradizionale
iberico.
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