Ibn
al-Muqaffa'
Ibn al-Muqaffa'
Nel campo della prosa si impone, nell'VIII
secolo nel mondo arabo quella d'adab o elegante, con
la traduzione dal persiano delle favole indiane del "Pañcatantra"
(760) fatta da una versione pehlevica da Ibn al-Muqaffa' (nato
a Gur [oggi: Firuzabad] nel 720, morto a Bassora nel 756) sotto
il titolo di Kalila e Dimna (Kalila wa- Dimna). Si tratta
di una raccolta di favole, tra i cui protagonisti sono Kalila
e Dimna, due sciacalli, svolte sotto forma di apologhi. Attraverso
questa raccolta, ulteriormente e continuamente rielaborata, la
favolistica orientale si diffuse in occidente dando origine a
numerose imitazioni e traduzioni [Si pensi al compendio di Giovanni
da Capua (secolo XIII) intitolato Indirizzamento della vita umana
(Directorium vitae humanae). Ma si ricordi anche la Prima veste
dei discorsi degli animali (1548) di Agnolo Firenzuola, e la Moral
filosofia (1552) di A.F. Doni.]
Ibn al-Muqaffa' fu tra i primi traduttori in arabo di opere indiane
e iraniche. Tradusse anche testi storici persiani, scrisse un
trattato di consigli al principe e al cortigiano, e uno su problemi
politici sociali e religiosi del tempo.
Contesto storico
[Up] Inizio pagina | [Send]
Invia questa pagina a un amico | [Print] Stampa
questa pagina | [Email] Mandaci
una email | [Indietro]
Europa: Antenati - la storia della letteratura europea online
-
© Antenati 1984-2006, an open content
project
|
|