Seneca:
le tragedie
Seneca: le tragedie
All'interno della produzione scrittoria di Seneca
posto centrale per il nostro discorso hanno le tragedie, scritte
a partire dagli anni dell'educazione di Nero. Le sue tragedie
sono il punto di arrivo, ai limiti dell'espressionismo verbale,
della tragedia retorica destinata probabilmente alla lettura nelle
sale di recitazione e in cui l'azione drammatica è sostituita
dalla declamazione dei sentimenti e dalla sottigliezza del dialogo
sofistico. Contrassegnate dallo scontro di passioni estreme, dal
gusto del macabro e del truce, hanno avuto una grossa influenza
sul teatro del XVI-XVII secolo. Le nove tragedie di Seneca ci
sono pervenute in ordine non cronologico: nell'ordine riportato
dal codice Etrusco-Laurenziano sono: Hercules furente (Hercules
furens), Troadi (Troades), Phoenissae, Medea, Phaedra, Oedipus,
Agamennon, Thyestes, Hercules Eteo (Hercules Oetaeus). Non di
Seneca è la praetexta "Octavia".
Indice Seneca
[1997]
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