Storia della letteratura europea - Torna in homepageSeneca: le "Lettere morali"


Seneca: le "Lettere morali"


L'opera più celebre sono le Lettere morali a Lucilius di cui si conservano 124 lettere in 20 libri. Seneca non è filosofo nuovo né sistematico. E' un eclettico con una propensione stoica. Al centro della sua attenzione sono la problematicità dell'esistenza e le sue contraddizioni, la ricerca della virtù intesa come vittoria razionale sulle passioni, autosufficienza spirituale, unico tramite per il raggiungimento della vera felicità. In lui è lo sforzo di conciliare l'amore di sé e quello per gli uomini, dimensione individuale e politica. Seneca accentua alcuni spunti dello stoicismo: presenza di dio nella coscienza umana, ascesi individuale come fondamento della vita morale, problema della morte e speranza di sopravvivenza ultraterrena. Dal punto di vista stilistico Seneca possiede un virtuosismo altissimo nel rivestire le sue idee di forme sempre nuove. Il suo tono oscilla tra la rigorosa analisi interiore e la sapiente predica a ascoltatori intelligenti.
A lui si deve la scoperta dell'interiorità, uno stile nuovo, tutto rotture e tendente alla "sententia", un nuovo coerente linguaggio che influenzerà la cultura cristiana.


Indice Seneca

[1997]

Homepage | Dizionario autori | Autori aree linguistiche | Indice storico | Contesto | Novità
 [Up] Inizio pagina | [Send] Invia questa pagina a un amico | [Print] Stampa questa pagina | [Email] Mandaci una email | [Indietro]
Europa: Antenati - la storia della letteratura europea online - Vai a inizio pagina © Antenati 1984-2006, an open content project