La
nouvelle vague
La nouvelle vague
Il rinnovamento del cinema francese
Nel 1959, anno di crisi del cinema hollywoodiano, trionfa al festival
di Cannes la "nouvelle vague". Sono i registi C. Chabrol, François
Truffaut, Jean-L. Godard, J. Rivette, J. Doniol-Valcroze, Erik
Rohmer, P. Kast. A fianco a essi è considerato anche Alain
Renais che dirige in quegli anni "Hiroshima, mon amour".
Inizialmente sotto la denominazione di nouvelle vague viene
indicato solo il ristretto gruppo di giovani cineasti raggruppati
attorno alla rivista Cahiers du cinéma. Il termine passa
ben presto a indicare il giovane cinema dopo il 1959 e affermatosi
nel corso degli anni Sessanta. Nel 1960 nasce a New York il New
American Cinema Group e si afferma la corrente del cinema-verità.
Il nuovo cinema in europa
Il nuovo cinema ha esponenti in vari paesi europei, oltre alla Francia.
In Inghilterra, dopo una gavetta documentarista, esplode dopo il
1956 il cinema di spietata indagine sociale e di polemica accusa:
T. Richardson (The loneliness of the long distance runner, 1962),
K. Reisz (Morgan a suitable case for treatment, 1966), R. Lester
(The Knack, 1965), J. Schlesinger (Midnight Cowboy, 1969).
In Italia sono alcuni documentaristi e filmakers interessanti. Si
fanno i nomi di Tinto Brass ancora agli esordi (Chi lavora è
perduto, 1963), e di Marco Bellocchio (I pugni in faccia, 1965).
In Germania sono J.M. Straub, A. Kluge, V. Schlöndorff.
In Cecoslovacchia i cineasti J. Nemec, F. Shorm, S. Uher, I. Passer.
Si occupa di cinema-verità M. Forman.
© Antenati - 1994-1997
[Up] Inizio pagina | [Send]
Invia questa pagina a un amico | [Print] Stampa
questa pagina | [Email] Mandaci
una email | [Indietro]
Europa: Antenati - la storia della letteratura europea online
-
© Antenati 1984-2006, an open content
project
|
|