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Jacques Feyder


Jacques Feyder

Jacques Feyder è stato un regista vario. Nato a Ixelles nel 1888 (il suo vero nome era Jacques Frédérix, morì a Rives-de-Pragins nel 1948).
Intensamente poetici, romanticisti sono: L'Atlantide (L'Atlantide, 1921) tra i primi kolossal francesi. Crainquebille (1922) da un racconto di Anatole France, ha per protagonista un povero ambulante ingiustamente accusato e imprigionato: occasione per riflessioni sociali ispirate a un generico ma efficace liberismo. Nella prima parte del film, le disavventure del protagonista hanno cadenze espressioniste e kafkaiane.
Seguirono: "Visage d'enfants" (1923), "L'Image" (1924), sentimentale "Gribiche" (1925), "Carmen" (1926). Realista è invece il film Thé rèse Raquin (1927) adattamento da Zola, con accentuazione minimalista nella ricostruzione degli ambienti ottocenteschi e mettendo da parte le idee zolaiane sull'ereditarietà.

Nel 1928 dirige I nuovi signori (Les nouveaux messieurs, 1928), ultimo suo film muto, tratto da una commedia brillante di Robert Flers e Franç ois Grosset. E' una divertente satira dell'ambiete politico: il film fu bloccato per un anno dalla censura e suscitò molte polemiche. Il protagonista (interpretato da Albert Pré jean) è un elettricista che da delegato sindacale diventa ministro, battendosi per le sue idee e per conquistare l'amore della ballerina Susanne (Gaby Morlay, ex partner di Max Linder). Alla fine deve abbandonare la politica.
Grazie a "I nuovi signori" Feyder, stanco delle polemiche Parisne, potè andare a Hollywood, dove lavorò nel 1929-1934 sotto contratto per la Metro-Goldwyn-Mayer. Gira diversi film, tra cui Il bacio (The kiss) con Greta Garbo. Un'esperienza tutto sommato deludente.

Tornato, diresse in Francia tra le cose migliori: "Le grand jeu" (1934), "Pension Mimosas" (1935) e soprattutto "La kermesse hé roique" (1935), un classico della cinematografia, interpretato molto bene dalla moglie, Franç oise Rosay, uno dei più affascinanti film di quegli anni, accolto da violente polemiche.
Tra gli altri film successivi: per la Korda production diresse il drammone sontuoso La contessa Alessandra (1937) con Marlene Dietrich; seguirono: "La loi du Nord" (1939), "Une femme disparaît" (1941).

Filmografia: Jacques Feyder

Atlantide (1922)
Crainquebille (1922)
Visage d'enfants (1923)
L'image (1924)
Gribiche (1925)
Carmen (1926)
Thé rèse Raquin (1927)
Les nouveaux messieurs (1928)
Le grand jeu (1934, La donna dai due volti)
Pension Mimosas (1935)
La kermesse hé roique (1935)
La loi du Nord (1939)
Une femme disperaît (1941)


Contesto: cinema francese tra le due guerre
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