Julien
Duvivier
Julien Duvivier
Julien Duvivier ha rappresentato il cinema francese
in un'epoca molto feconda, immediatamente precedente la guerra mondiale.
Nato a Lilla nel 1896, passò dal teatro - aveva lavorato
con André Antoine - al cinema dirigendo "Haceldama ou le
prix du sang" (1919). Con H. Leparge ha realizzato il documentario
"La machine à refarire la vie" (1924). In complesso è
stato un regista ineguale, con predilezione per i soggetti psicologici,
una certa tendenza alla tenerezza. Tra i suoi films: L'abate Constantin
(L'Abbé Constantin, 1925), Pel di carota (Poil de Carotte,
1932) delicato ritratto di un bambino infelice, L'uomo dell'Hispano
(L'homme à l'Hispano), films con cui ebbe un grosso successo
di pubblico; Pépé le Moko (1937) un film di banditi
romantici che si svolge nel quartiere malfamato di Algeri; La bella
brigata (1936) racconto drammatico di una delusione tra amici. Altri
suoi films: "Golgotha" (1935), "Golem" (1936), "La bandera" (1936),
"Un carnet da ballo" (Un carnet de bal, 1937), "Il grande valzer"
(The great waltz, 1938), "La fine del giorno" (La fin du jour, 1941).
Filmografia: Julien Duvivier
Haceldama ou le prix du sang (1919)
La machine à refarire la vie (1924), con H. Leparge
Poil de Carotte (1932)
David Golder (1932)
Pépé le Moko (1937, Il bandito della Casbah)
La belle équipe (1936)
Golgotha (1935)
Golem (1936)
La bandera (1936)
Un carnet de bal (1937)
The great waltz (1938)
La fin du jour (1941)
Panique (1945)
Au royaume des ciaux (1949)
Don Camillo (1951)
Il ritorno di Don Camillo (1953)
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