Bernardo Bertolucci
Bernardo Bertolucci
Bernardo Bertolucci nacque a Parma nel 1941 da famiglia borghese.
Suo padre è il poeta Attilio
Bertolucci. Si appoggia a un testo di Pasolini per il primo
film che dirige a 21 anni: La commare secca
(1962). Due anni dopo tenta l'esame politico-generazionale: Prima
della rivoluzione (1964). Si dedica allo sperimentalismo,
alla frantumazione dei codici narrativi sulla scia di Godard con
Partner (1968). Comincia a trovare il suo
mondo con Il conformista (1970), trasposizione
di un romanzo di Alberto Moravia. Qui appaiono alcuni dei motivi
della sua produzione successiva: il gusto per l'ambiguità,
l'attenzione per le tematiche sessuali intrecciate con l'ideologia.
La strategia del ragno (1970) si ispira
a Borges, indaga il rapporto tra padri e figli. Legato a una estetica
decadentista è Ultimo tango a Paris
(1972): il film ebbe la censura dell'epoca e grazie a questo divenne
di culto. Interprete, un decadente e sonnacchioso Marlon Brando.
Fluviale è Novecento (atto I e Atto
II, 1976) in cui favoleggia della Padania, dei contadini e dei padroni,
di fascisti e amori perversi.
Bertolucci ormai maturo, diventa regista internazionale: dirige
il sontuoso L'ultimo imperatore (1987),
il calligrafico Il tè nel deserto
(1990) "esitante fra letteratura mondana e tentazioni di fiabesco
esotismo che deriva dal modesto Paul Bowles" [1], il più
raccolto Il piccolo Budda (1991). Sono
film che gli fanno se non altro guadagnare una serie di Oscar commerciali.
Note
[1] Dizionario del cinema : cento grandi registi / Fernaldo Di Giammatteo.
- Roma : Newton & Compton, 1995. - cit. p. 18. Siamo perfettamente
d'accordo con questa definizione critica.
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