John Huston
John Huston
John Marcellus Huston nacque a Nevada [Montana] nel 1906, morì
a Newport [Rhode Island] nel 1987. Entrambi i genitori erano attori,
il padre Walter fu un eccellente interprete. Dopo il divorzio dei
suoi, condusse una vita randagia. Colpito da una malattia ai reni,
ebbe una guarigione prodigiosa tanto da vincere il campionato pugili
dilettanti della California. Riportò una frattura al naso.
Recitò poi a Broadway, fece il cavallerizzo in Messico, giornalista
a New York, fu a London, studiò pittura a Paris vivendo come
un barbone. Poi diventa sceneggiatore a Hollywood. Esordisce nella
regia con Il mistero del falco (1941):
film teso, su testo di Dashiell Hammett, in cui sono già
presenti due temi che seguirà anche nei film successivi:
la ricerca, spesso vana o inutile, e la misoginia.
Durante la guerra è nel Signal Corps in Europa e in Pacifico,
dove gira alcuni documentari, molto aspri.
Nel dopoguerra è a New York dove si occupa senza successo
di teatro. Torna al cinema. Tra i migliori film che gira: Il
tesoro della Sierra Madre (1948) che narra di tre cercatori
d'oro beffati dalla sorte - formidabile l'interpretazione di Walter
Huston -; Giungla d'asfalto (1950) su una
rapina fallita, dove la misoginia svolge un ruolo indiretto; La
prova del fuoco (1951) fu massacrato dalla produzione e dalla
censura; La regina d'Africa (1952) in cui
un lestofante e una seccatrice si impegolano in una fuga nell'Africa
del 1914: spiritosa interpretazione di Katharine Hepburn, buona
interpretazione di Humprey Bogart, che vincerà un oscar e
sarà presente nei maggiori film di Huston.
Durante il maccartismo fu duramente perseguitato. Si trasferì
con la quarta moglie e tre figli in Irlanda. Ne prende la cittadinanza.
Continua la sua attività di regista tra alti e bassi: Moby
Dick (1956), Gli spostati (1961)
film tormentato e ultimo di Clark Gable, Freud,
passioni segrete (1962) fiacco e pretenzioso, La
Bibbia (1966) girata a Roma, La notte dell'iguana
(1964) e Riflessi in un occhio d'oro (1967)
sono due storie d'amore.
Città amara (1972) è uno
straordinario ritratto di una umanità sconfitta. L'uomo
dei sette capestri (1972) un western coraggiosamente anomalo.
La saggezza del sangue (1979) è
una condanna degli effetti della infatuazione religiosa in un ambiente
primitivo. Sarcastica commedia sulla mafia è L'onore
dei Prizzi (1985).
L'ultimo suo film fu lo splendido John Huston
: the dead (1987), una festa di capodanno nella Dublino del
1904, tratto da un racconto di Joyce.
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