John
Ford
John Ford
Nato a Cape Elizabeth [Maine] l'1 gennaio 1894. Il suo vero nome
era Sean Aloysius O'Feeney, più tardi blufferà anche
sulla sua data di nascita, dicendo di essere nato nel 1895. Era
ultimo di tredici figli di un immigrato irlandese. Passa l'infanzia
nel saloon del padre. Ford è uno dei maestri della storia
del cinema. E' il fratello Francis, attore e regista, che lo chiama
a Hollywood. E' morto nel 1973 a Palm Springs [California].
Dopo aver iniziato nel 1914, - mentre del 1917 è il suo primo
lungometraggio, "Straight Shooting", un western interpretato da
Harry Carey - ha diretto oltre un centianio di film. Tra quelli
precedenti la guerra è da ricordare Cameo
Kirby (1923, Ladro d'amore) con John Gilbert. Suo è
Cavallo d'acciaio (The iron horse, 1924)
uno dei primi e migliori film western dell'epoca e della storia
del genere. Fu il suo primo grande successo. Seguirono decine di
films. Con l'avvento del sonoro ha diretto: Posta
aerea (Air mail, 1932), La pattuglia sperduta
(1934), Quello di cui la città parla
(The whole town's talking, 1934), Il traditore
(The informer, 1935) con cui ebbe il suo primo oscar, La
diligenza (Stagecoach, 1939), Grappoli
di rabbia (The grapes of wrath, 1940) che gli diede il secondo
oscar, Furore (1940) dal romanzo di Steinbeck
che adotta lo schema del viaggio per accompagnare un gruppo di contadini
verso la California, Via del tabacco (Tobacco
road, 1941), Il lungo viaggio verso casa
(The long vojage home, 1941), Com'era verde la
mia valle (How green was my valley, 1941) tratto da Steinbeck
e terzo suo oscar. Durante la guerra ha diretto films per le forse
armate USA.
Tra i films diretti da John Ford nel dopoguerra: I
sacrificati (1945), Mia cara Clementine
(My darling Clementine, 1946), Fort Apache
(1947), Il fuggitivo (The fugitive, 1947),
Rio Bravo (1950), Bill,
sei grande (1950) una commedia, L'uomo
tranquillo (The quiet man, 1951) film nostalgico sul ritorno
a casa di un irlandese, Sentieri selvaggi
(1956), Le ali delle aquile (1957), Il
grande sentiero (1964). Ma anche films per la tv.
Film mediocri o pessimi si allineano nella sua produzione accanto
a indiscussi capolavori. Grande è stato soprattutto in "Diligenza",
western in cui il mito delle origini nordamericane, la lotta dei
pionieri contro i fuorilegge e i pellerossa è espresso senza
retorica né moralismi. In "Diligenza" i personaggi adunati
dal caso nella carrozza per la traversata del deserto sono di una
evidenza psicologica esemplare (tra gli interpreti, Louise Platt
e John Corradine), non importa sapere che all'origine della trama
è, un po' alla lontana, una novella di Maupassant ("Boule
de suif"). Ford con la sua prodigiosa attività è diventato
l'emblema della Hollywood e del cinema statunitense, con la capacità
di creare i suoi miti (il western, l'uomo comune e "tranquillo"
ecc.), e di diffonderli nel mondo.
Il western è la costante del cinema di Ford, e anche quando
gira un film che non appartiene al genere, in realtà stile
e tono appartengono al western:
"il tema della conquista e del viaggio rimane l'asse portante
di ogni film. Viaggio anche inteso come fuga (Il traditore, del
1935, narra di un irlandese braccato, impersonato dal superbo Victor
McLaglen), come tentativo di evasione per prodigarsi a favore dell'umanità
(Il prigioniero dell'isola degli squali, 1936; Uragano, 1937), come
speranza per raggiungere la pace dopo una interminabile, fosca avventura
bellica (Lungo viaggio di ritorno, 1940). In sostanza, il western
per questo regista che è stato definito un catnastorie americano
pone l'uomo davanti alla responsabilità e al fisico dolore
della svolta" [1]
I film di Ford "resistono al tempo in tutto o in parte perché
Ford vi ha travasato la sua serena e vigorosa capacità di
staccare i personaggi dal fondo. E il fondo può essere la
Monument Valley, tra Arizona e Utah, dove sono stati girati nove
dei suoi western (è una specie di 'riserva' fordiana), ma
può essere l'Irlanda, o il mare, o l'Inghilterra" [2].
Note
[1] Dizionario del cinema : cento grandi registi / Fernaldo Di Giammatteo.
- Roma : Compoton & Netwon, 1995. - cit. p. 40.
[2] id., cit. p. 41.
Filmografia: John Ford
The iron horse (1924)
Air mail (1932, L'aeroporto del deserto)
- La pattuglia sperduta (1934)
The whole town's talking (1934, Tutta la città ne parla)
The informer (1935, Il traditore)
Stagecoach (1939, Ombre rosse)
The grapes of wrath, 1940, Furore)
Tobacco road (1941)
The long vojage home (1941)
How green was my valley (1941)
My darling Clementine (1946, Sfida infernale)
Fort Apache (1947, Il massacro di Fort Apache)
The fugitive, 1947, Croce di fuoco)
Rio Bravo (1950)
The quiet man (1951)
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