Brian De Palma
Brian De Palma
Brian De Palma nacque a Newark [New Jersey] nel 1940. Suo padre
era chirurgo a Filadelfia. Alla Columbia University comincia a interessarsi
di teatro e di cinema amatoriale. Vince premi, ottiene successi
lusingheri che gli permettono di esordire in campo professionale.
Inizia con film che sono ritratti satirici dell'ingenuità
borghese: Ciao America! (1968), Hi
Mom! (1970) quest'ultimo interpretato da De Niro, allora
ventiseienne, molto spassoso. Il suo cinema successivo è
molto diverso, attratto dal truculento e dal sangue. Le
due sorelle (1972) storia di una psicopatica, Il
fantasma sul palcoscenico (1974) è un delirio rock,
Complesso di colpa (1976), Carrie:
lo sguardo di Satana (1976) sono entrambi un susseguirsi
di colpi di scena e esibizione sanguinolenta.
"A cavallo tra il genere horror, reso manieristico in una
misura a volte eccessiva, e il thriller, manipolato con una sorte
di affanno narrativo, De Palma si crea una sua interessante personalità
di autore 'minore' che alcune categorie di spettatori apprezzano
e, addirittura, idolatrano. usa con acume inventivo tutte le componenti
del linguaggio, dalla fotografia alla musica (per questa ricorre
spesso a Pino Donaggio). Gli psicopatici sono sempre i protagonisti
delle sue storie" [1].
Vestito per uccidere (1980) ha per protagonista
Michael Caine. In Omicidio a luci rosse
(1984) si muove tra voyeurismo e pornografia, lancia l'attrice Melanie
Griffith. Doppia personalità (Raising
cain, 1992) è la storia di uno psicologo pazzo.
Meno di genere e più attento ai gusti di un pubblico più
vasto è il Brian de Palma del filone consumistico: Scarface
(1983) è un rifacimento dello "Scarface" di Howard
Hawks (1932) con, al posto di Paul Muni, uno scatenato Al Pacino.
Allegorico, storia di gangster, è Gli intoccabili
(The untouchables, 1987), film molto bello e che ottiene un grosso
successo di pubblico. Sconnesso ma spietato quadro newyorkese è
Il falò delle vanità (1990).
Note
[1] Dizionario del cinema: cento grandi registi / Fernaldo Di Giammatteo.
- Roma : Newton & Compton, 1995. - cit. pag. 32.
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