Aratos
'Aratos
'Aratos era nato a Soli [Cilicia] nel c.315-
(morì nel c.315-), studiò ad Atene dove ebbe contatti
con Zenon, il fondatore dello stoicismo. Conobbe i maggiori poeti
del tempo, visse alla corte di Antigones Gonata re della Macedonia,
divenendone in pratica il poeta ufficiale. Scrisse inni, elegie,
epicedi, poesie brevi (le "Catalepton"), oltre che di
medicina; curò anche un'edizione critica dell'"Odissea".
L'opera che lo ha reso famoso nei secoli, fino al XVI secolo,
e l'unica rimastaci, è il poemetto didascalico in 1154
esametri intitolato I fenomeni. Essa ci è giunta
anche in latino grazie alle traduzioni di Varro, Cicero, Germanicus,
Avienus; abbiamo anche il commento che ne fece Hypparkos nel II
secolo (-). Aratos versifica gli scritti del grande astronomo
Eudossos da Knido (IV secolo -), riportando anche inesattezze
scientifiche. Dal punto di vista poetico si tratta di una elaborata
esercitazione formale.
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