Horatius
Flaccus: Lettere
Horatius Flaccus: Lettere
Del 20\14- sono le Lettere (Epistulae) in due libri: il
libro I è dedicato a Maecenas e uscì nel 20-; delle
due lettere del libro II, quella a Florus è del c.18-,
quella ad Augustus risale al c.14-. A questo libro è aggiunta
la "Lettera ai Pisoni", nota anche come Arte poetica (Ars
poetica) composta tra il 16- e il 13-.
Horatius cerca nelle "Lettere" un dialogo più intimo con
sé stesso. C'è un bisogno di calma e di tolleranza,
in cui si annida tanta esperienza umana, interiorizzata in una
specie di tranquilla ascesi laica. E' il frutto della migliore
lezione del suo epicureismo.
Il libro II delle "Lettere" e l'"Arte poetica" sono calme discussioni
sulla letteratura latina e sulla vita letteraria contemporanea.
Contengono una garbata polemica contro il proposito augustusiano
di restaurare il teatro latino di tipo plautusiano. L'"Arte poetica"
poi è una breve summa, sulla falsariga delle dottrine peripatetiche,
delle più importanti questioni e dei principi della poetica
del mondo classico. Esercitò per secoli un influsso in
europa, come testo di inderogabile precettistica letteraria.
Nel 17-, quando vennero celebrati i Ludi Secolari, Horatius ebbe
da Augustus l'incarico ufficiale di comporre un carme per la cerimonia
finale ("Carmen saeculare"): un compito poco sentito da Horatius,
che fa presagire le pressioni su di lui da parte di Augustus che
si faranno sempre più marcate negli anni successivi.
Contesto
[1996]
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