Laevius
Laevius
Laevius non apparteneva alla generazione dei neòteroi,
che erano più giovani di lui. Fu lui tuttavia a introdurre
a Roma il genere alessandrino della elegia narrativa, influendo
con i suoi arditi neologismi, i pittoreschi impasti di lingua
dotta e colloquiale, i diminuitivi affettivi.
Ricordato da alcuni scrittori del II secolo (-), quali Gellius,
Fronto, Apuleius, scrisse una vasta raccolta di Scherzi d'amore
(Erotopaegnia), di cui restano frammenti. In essa trattava, con
toni sentimentali e romanzeschi, smitizzando il materiale della
tradizione epico-tragica, gli amori di personaggi mitologici e
di eroi del ciclo troiano.
Contesto
Contesto storico. i neoteroi e l'Impero
di Augustus
[1996]
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